lunedì 2 giugno 2025

Una prima traccia della Grancia tavernanovese nei possedimenti di Giovanni il "Seniore" del Castro de Soma...(II)

Istituto Geografico Militare - 1801-1805

 (continua)

Alcune note sulla legenda che riguarda questa mappa:

  • Vista la posizione di S.Pancrazio, ho preso come riferimento per il torrente Silice il Sebeto, giusto per avere una idea. Immagino che all'epoca (XII sec.) l'area era piena di torrenti e di corsi d'acqua ad andamento rettilineo e probabilmente uno di questi attraversava l'area paludosa della Bolla.
  • La via che va a Somma dovrebbe essere quella evidenziata e non la via Somese che da Pomigliano portava a Somma o quella che da Ponticelli portava a Somma (che mi risulta lontana dall'area fluviale di cui sopra).
  • Il percorso che dal torrente Silice porta verso la via che va a Somma potrebbe essere duplice osservando gli antichi limites sulla mappa.
Certo è che, come in tanti altri casi, della pergamena in questione esistono delle varianti che, se lette nell'ottica di differenti donazioni che impattano una stessa area, potrebbero modificare l'area geografica a cui siamo interessati, mettendo in gioco riferimenti che a prima vista sembrano fuori dallo schema.

Leggiamo dunque la variante dei confini nel testo di Bartolomeo Capasso "Monumenta..." al n.620 (a.1119):

"de uno latere parte meridiana est viam qui nominatur de silice et vero alio latere parte septentrionis est via pubblica, que pergit ad iam dictam somma et in aliis locis ut in terre serinum : et de uno capite parte orientis, ubi est supradicta via publica : et de alio capite parte occidentis est semita, que vadit ad illam obedientiam vestram que est intus supradictum campum vestrum de supradicta terra vestra ; et a foris supradicta semita est terra vestra propria supradicti vestri monasterii"

Qui è scomparso il torrente Silice e vi è una via al suo posto (quasi certamente una strada che affiancava il torrente, forse una via lastricata che fa pensare ad una antica strada romana); la strada che porta verso Somma e che continua per Serino dovrebbe essere la via Neapolis-Abellinum: nello specifico, la strada che poi porta a Somma potrebbe essere sia quella "Sommese" (da Pomigliano), sia quella che vediamo nella mappa a destra (la prima che scende verso sud e si congiunge con quella che abbiamo in precedenza etichettato come strada che va verso Somma). Per quanto riguarda l'individuazione della "semita" (un sentiero o una scorciatoia), ho ragione di credere che possa trattarsi della scorciatoia che si diparte di fronte alla grancia e si immette nella strada verso Somma, passando per Massaria Pretiosa di S.Anastasia.

Nota: nella pergamena n.602 dello stesso testo del Capasso c'è ancora un riferimento al rium de Silice (a.1112).

Per concludere, ritengo plausibile che l'area arcoriana, che comprendeva parte dell'attuale territorio tavernanovese, fu donata al Monastero di S.Severino&Sossio da Giovanni Seniore, longobardo, reggente del Castello di Somma nell'anno 1119.



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