Visualizzazione post con etichetta Padri Cassinesi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Padri Cassinesi. Mostra tutti i post

domenica 29 luglio 2012

Taverna Nova dei Padri Cassinesi...

Questo è un fatto da tempo acquisito, addirittura pubblicato in un piccolo opuscolo a cura del nostro grande Mons. Gennaro Fico negli anni 70-80. Per i Padri Cassinesi intendiamo i monaci di SS.Severino & Sossio.
Questi, con ogni probabilità avevano colonizzato il nostro territorio a partire dalla loro massaria "La Preziosa", raggiungendo via via altri tre possedimenti fondamentali:

- La Massaria che si trovava nei pressi del Rione Torre di Casalnuovo (e che si raggiungeva con l'antica via Arcora).
- La grancia tavernanovese.
- La Massaria M.te Zi Carlo.

Nel libro


del 1723, in una nota si legge che: 



Il Re Ferrante I fece la permuta, come leggiamo sopra, nel 1497. Quindi, al netto di possessori più antichi dei siti sopra citati, il nostro territorio ha iniziato a svilupparsi non prima del 1500.

Ma a quanto indietro possiamo spingerci? (vedimme 'e nun carè...).
Nel libro di G.Fiengo "L'acquedotto di Carmignano e lo sviluppo di Napoli in età barocca, ho trovato un nota che dice:

giovedì 11 agosto 2011

Ancora sulla Cappella della Madonna della Neve

Il perchè è presto detto. E' il riferimento delle nostre ricerche, poichè di fronte a tale Cappella vi era la cosiddetta Taverna Nuova (dei Padri Cassinesi, 'e muonace 'e Cassine, per intederci...).
Pertanto, quasi sempre le due cose vanno a braccetto: se faccio delle ricerche sulla Cappella mi ritrovo qualcosa sulla Taverna e viceversa.

E' chiaro che il nome della frazione Tavernanova deriva dalla Taverna Nuova gestita dai monaci. Ed è proprio tale taverna che costituiva il luogo di riferimento per chi viaggiava sulla strada Regia delle Puglie.
Ed era anche un punto fondamentale di informazione.

A proposito della Cappella, riporto quanto ritrovato in un recente documento della diocesi di Nola, che potete scaricare integralmente qui (G.Basile - A.Esposito "Pomigliano sacra: parrocchie-chiese-cappelle",2010):

La Cappella della Madonna della neve si trovava sulla Strada Regia, attuale via Nazionale delle Puglie.
Descritta nelle Sante Visite come cappella pubblica, mantenuta con le elemosine e tenuta da un curato economo che amministrava le anime di Licignano, essa era ritenuta una chiesa succursale dell’unica Parrocchia di San Felice in Pincis in Pomigliano. Quando fu eretta la seconda Parrocchia di Santa Maria delle Grazie, la Cappella di Tavernanova, dedicata a Santa Maria della Neve, fu riconosciuta sua rettoria con Bolla Vescovile del 5 ottobre 1856.
Nell’Apprezzo della Terra di Pomigliano, redatto nel 1750 dal notaio Ranucci per la vendita dei beni della famiglia Strambone, è riportata la Descrizione cappella della Madonna della neve, dirimpetto la Taverna Nuova: «La cappella sta situata su la Strada Regia di rincontro al taverna nuova e proprio nelle case che sono in sterminamento di Pomigliano, e consiste in una porta quadrata per la quale si entra nella medesima che è coverta con lamia a botte con lunette e col suolo d’astrico, tiene il suo altare di fabbrica e legno in testa col quadro della Beata Vergine sotto il titolo della neve, ed è mantenuta da padri di S. Severo di quella città, che ne hanno la proprietà, e vi fanno celebrare ogni festa».

Per concludere, ho ricevuto da mia sorella due foto scannerizzate che ritengo appartenere al libro di Don Carlo Cicala , "Casali Novo intus arcora", ed. Manna. Le foto sono relativa alla Masseria di via Zi Carlo, risalente al secolo sedicesimo. Le foto dovrebbe essere di una quarantina di anni fa.

Ingresso Masseria Marchesi Torre, anni '70

Panoramica Masseria Marchesi Torre, anni '70

Buone ferie a tutti!

sabato 4 giugno 2011

Eh già, i Padri Cassinesi

Eh già, parafrasando Vasco Rossi.
Scavando scavando, ritrovo con certezza le origini del nome "tavernanova", andando a riprendere quanto scritto nell'anno 1797 da Lorenzo Giustiniani in "Dizionario geografico-ragionato del regno di Napoli".




Lo sgorgo menzionato era quello di dove sorgeva l'acqua (se ne parla alla pagina precedente di codesto libro).
La cappella della Vergine, è ovvio, è quella di fronte alla struttura da sempre chiamata "palazzo Gaudiosi", ma che 
nei secoli scorsi era ben altra cosa...staremo a vedere


A presto.



Canale Youtube - La playlist...

Post +popolari nell'ultimo mese...