sabato 23 aprile 2016

Gli abitanti dell'antica Arcora ci dicono che...

...sotto sotto...a leggere alcuni autori, il territorio di Arcora, quello che fu abbandonato a causa delle carestie e di una sopravvenuta instabilità del territorio, potrebbe essere proprio il territorio dell'area tavernanovese.
Infatti, proprio a causa dei problemi di cui sopra e per ripopolare l'area, Angelo Como chiese la concessione a Re Ferrante d'Aragona nel 1484 e - subito dopo averla ottenuta anche contro il reggente di Afragola, tal Cesare Bozzuto, con cui ebbe "questione" proprio perchè una parte della concessione ricadeva proprio nel territorio dei nostri amici afragolesi - cominciò a costruire delle case dell'attuale Casalnuovo in figura bislunga (cit. in Castaldi "Memorie Storiche di Afragola" - 1830).

Ora, da antiche pergamene ci arrivano i nomi degli abitatori di Arcora, tutti antecedenti al 1484 e dunque molto prossimi ad essere localizzati nel territorio tavernanovese:

Petrus filius Stefani è l'abitante più antico ritrovato, risalente al 975.


Seguono poi Benedictus De Paulo (1134-1154), e poi Iohannes Petrella, Nigrus Tinella, Stabile Peccella, Rogeri Tinella (1137 - 1154)

Tanti altri ho ritrovato. Chiude l'elenco Petrus de Pascario nel 1315.

Poi il territorio tavernanovese fu oggetto di sconvolgimenti non solo naturali, ma anche di guerre. E probabilmente proprio per questo motivo che il Como decise di spostare il luogo della fondazione della nuova Arcora in una posizione, almeno dal punto di vista naturale, più solido e anche lontano da tracciati spesso forieri del passaggio di eserciti stranieri.

(Fonti per le pergamene: R. Pilone - Antico Inventario delle pergamene del Monastero di SS.Severiono et Sossio; Appendice documentale "A" di "San Gregorio Armeno. Storia, architettura, arte e tradizioni" di Nicola Spinosa, Aldo Pinto e Adriana Valerio).

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