domenica 27 maggio 2018

UNA CHIESA DEL XI - XIII SECOLO GIÙ A VIA CASAMANNA: EP. V

Sfruttiamo a questo punto la possibilità che l'applicativo Google Earth Pro(R) ci offre nel campo delle misurazioni (ovviamente non abbiamo di fronte il massimo della precisione...) e proviamo a misurare dall'alto la zona casamannese di nostro interesse.
Ad esempio, possiamo notare dall'alto i diversi "ambienti" e misurarli:
















Presupponiamo che ogni navata laterale, supportata da un pilastro, fosse intorno ai 5 metri...












Presupponiamo che la chiesa fosse dotata di un matroneo, ovvero di un soppalco lungo le navate laterali, ad uso delle donne, che copriva le prime quattro navate laterali.






















L'altezza dell'arco di ingresso, che presupponiamo per varie vie essere l'ultimo baluardo di una facciata detta "a salienti" (es. arco Cattedrale Sessa Aurunca) dovrebbe essere di circa 5,3m (pari a circa 24 palmi romani...ma guarda un pò).
Sembra un arco a sesto depresso, originariamente con semplice «protiro».
L’arcata che resta, dunque, potrebbe essere una delle arcate di strombatura.

Nelle prossime puntate, proveremo a "costruire" la mappa di questa chiesa romanica che potrebbe essere stata ospite del territorio casamannese.












venerdì 18 maggio 2018

UNA CHIESA DEL XI - XIII SECOLO GIÙ A VIA CASAMANNA: EP. IV

Ritorniamo su questo interessante (e a tratti improbabile) thread storico sull'area arcoriana.

Eravamo rimasti sulla ipotesi che Casa dei Mansi, ovvero "Casamanna" come veniva chiamata secoli indietro il XIX secolo, avesse due strade: la prima proveniente dall'attuale via Nazionale delle Puglie, la seconda proveniente dalla zona di Volla (Lufrano) fino ad arrivare all'area di Poggioreale (Fontanelle). Quest'ultima ampia zona era in parte del Monastero di S.Maria delle Grazie Maggiore e in parte - Casa de' Mansi e zone limitrofe - del Monastero della Maddalena; entrambi i monasteri erano nelle mura della capitale del Regno, Napoli.


    La figura - estratto di una mappa risalente ai primi dell'800 - ci dà una idea di come era la zona a quel tempo, in cui l'autore si è soffermato sulle strutture più in evidenza.
Come anticipato però, ci serviremo però dell'analisi dei contorni di una foto del 1943 per poter risalire, in maniera più dettagliata, alla struttura del fabbricato per poter infine lanciare qualche ipotesi (usando Google Earth) che ci consenta di ricostruire questa antichissima chiesa arcoriana.
Per l'analisi dei contorni sfrutteremo l'algoritmo di Canny che ci consente di identificare i contorni in una immagine stabilendo determinati valori di contiguità per le linee che andranno a formare il contorno, con la possibilità di scegliere delle soglie che aiutino a tenere fuori disturbi nell'immagine.

Sfruttando il sito http://bigwww.epfl.ch/demo/ip/demos/edgeDetector/ e applicando un valore di sigma=3 (granularità), low-threshold=5, high-threshold=50 (entrambe soglie che ci consentono di eliminare "disturbi" nell'immagine) all'algoritmo di Canny:

Immagine 1 - Canny Edge Detector: Gaussian smoothing
Immagine 2 - Gradient magnitude
Immagine 3 - Gradient in X
Immagine 4 - Gradient in Y (a destra)
Immagine 5 - Hysteresis threshold

domenica 6 maggio 2018

UNA CHIESA DEL XI - XIII SECOLO GIÙ A VIA CASAMANNA: EP. III

Nell'ultimo post (Episode II) avevo riportato che "Questo fatto avvalorerebbe l'ipotesi che siamo di fronte alla Starza di Franceschiello Galeota (raggiunta dal segmento che si diparte dalla via Nazionale) e dalla chiesa di S.Martino di Arcora, raggiunta dal segmento che arriva dal basso.".
Queste informazioni (sulla Starza e sulla presenze della chiesa nei pressi), sono tratte dal testo di Gaetano Capasso "AFRAGOLA: CENNI STORICI E DOCUMENTI", del 1974, oltre che da alcune pergamene dell'Archivio di Stato di Napoli.

Mantenendo l'attenzione sul disegno sottostante, ho evidenziato in rosso l'area presso cui afferiscono i due tronconi della attuale via Casamanna.

fonte: Istituto Geografico Militare
Nella foto sottostante, del 1943, possiamo avere delle conferme sul fatto che - con buona probabilità - le due aree (starza dei Galiota e struttura chiesa) erano separate grossolanamente da aree di aperta campagna. Se dunque nel 1943 (quasi 150 anni dopo la mappa soprastante) tra la struttura chiesa e l'area di fronte vi era un poco di vegetazione, figuriamoci nel 1100-1200!


A questo punto, possiamo applicare l'algoritmo di Canny (J. F. Canny: A computational approach to edge detection. IEEE Trans. Pattern Analysis and Machine Intelligence, 8 (6), 1986, 679-698)
per il riconoscimento dei contorni in una immagine con una bassa probabilità che il "rumore" presente sull'immagine possa inficiare il risultato.
Setteremo la soglia minima al 10% e la soglia massima al 50%. Sigma settato prima a 3 e poi a 4; l'aumento di questo valore ci consentirà di aggregare linee di contorno contigue tra loro in maniera incrementale...ed osserveremo i risultati.
A tal proposito useremo un software on-line del Politecnico di Losanna...


giovedì 3 maggio 2018

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