lunedì 15 gennaio 2024

Una grancia sul territorio arcoriano in una pergamena datata...

ASN - Monasteri Soppressi vol.1789 (pag. 56)

 ...datata a matita 23 Settembre 1081, indizione tertiadecima, che ci racconta di alcuni confini in essere nel territorio arcoriano.

In tale pergamena si menziona anche una grancia appartenuta al Monastero di S.Severino & Sossio in una parte di territorio intus arcora delimitata dai seguenti confini:

  1. riu de Silice in parte meridiana
  2. ipsa arcora in parte settentrionale
  3. via publica che viene dallo stesso riu de Silice e che va a Somma
  4. via che porta alla stessa arcora e che va alla parte meridiana
  5. territori che confinano con la via che porta al riu de Silice e con la via che viene da Arcora
In tali confini “vi è una grancia appartenente già al vostro monastero: con mura e grotte al suo interno e con ingressi che danno su tutte le sue pertinenze”.


Questo territorio, dunque, viene affidato da Giovanni Seniore del Castro de Soma al Monastero di SS.Severino & Sossio affinchè venga lavorato e usato per il pascolo.
Oltre alla grancia, nell’area sono presenti le chiese di S.Maria Amarcatara e di S. Grisanzio.

Potrebbe essere questa la naturale evoluzione dei possedimenti che originariamente erano di
Maria, nipote di Sergio I Duca di Napoli?

La datazione però potrebbe essere meno antica (di 38 anni!), in quanto la prof.ssa Rosaria Pilone la data al 12 Settembre del 1119 (cfr. M.R. Pilone “L'ANTICO INVENTARIO DELLE PERGAMENE DEL MONASTERO DEI SS. SEVERINO E SOSSIO” - 1999, vol. 3 nn. 1705, 1709 e vol. 1 n.250).

Sul giorno e mese ritengo che la pergamena sia autoesplicativa. Ovviamente, parliamo di una pergamena trascritta da una originale nei secoli a seguire. C'è da aggiungere che questa pergamena, in particolare, non è integralmente ripresa nel lavoro della Pilone.

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