giovedì 25 febbraio 2016

25 febbraio 2016: 170-esimo anniversario della nascita di Giuseppe De Nittis


Un pittore filo-impressionista che certamente ha calcato il suolo tavernanovese con il suo "Paesaggio con case e acquedotto” (Nella palude di Napoli)" (vedi post del 4 Febbraio 2016). Oggi lo ricordiamo con questa "Colazione in giardino".

Grazie Pippì!

giovedì 18 febbraio 2016

1695 - A Tavernanova il Monastero di S.Maria delle Grazie Maggiore fabbrica "un continimento di case"...

E' quanto si legge in un documento sui beni del Monastero di S.Maria delle Grazie Maggiore, scritto agli inizi del 1700, riportante la cronologia dei beni dello stesso.

In relazione dunque al possedimento "La Spina" in quel di Santo Anastaso, si legge che "ed anco ve ne sono altre moggia quarantacinque, vecino alla Taverna nova dalla parte superiore, che si và alla Città di Napoli, dove gli anni passati che fu, verso l'anno 1695 ci fabricò l'istesso monastero un'altro continimento di case, per maggiore comodità del personale".

Tavernanova, parte superiore verso Napoli, continimento di case, ovvero un agglomerato di case....per maggior comodità del personale.

Cosa vi viene in mente?

VIA CASA DE MANSI? E' una ipotesi....

giovedì 11 febbraio 2016

Pomiglianesi attivi per Tavernanova...


..quando si era frazione di Pomigliano.

Il primo è don Carmine Piccolo (Pomigliano 22-01-1886- ivi, 15-02-1927), parroco e Rettore della Chiesa del Suffragio di Pomigliano. Molto probabilmente verso il 1915 "presso Tavernanova, esercitò fecondo apostolato". Fu proprio lui ad indirizzare verso il Seminario di Nola don Pasquale Leone.

Passiamo poi all'Avv. Ercole Cantone, che fu Sindaco diverse volte, dal 1906 al 1925 e 1943 - 1948.
A lui molto probabilmente si deve la prima scolarizzazione tavernanovese oltre alla costruzione e manutenzione di alcune strade nel territorio.
Sotto due foto che lo ritraggono agli albori e al termine della sua carriera politica





A loro va il nostro plauso!


(Fonte: C. Aliberti "POMIGLIANO D'ARCO DALL’UNITÀ D'ITALIA ALLA REPUBBLICA"
P. C. Caiazzo "Pomigliano nella sua storia di ieri e di oggi (2ed)")


giovedì 4 febbraio 2016

Dal De Nittis una sorpresa per noi gradita...


...parlo di questo dipinto, venduto all'asta nel 2009 a Milano (prezzo base da 65.000 a 80.000 €) che ha per titolo (ma guarda un pò...)Paesaggio con case e acquedotto” (Nella palude di Napoli).

E noi quale palude di Napoli conosciamo, attraversata da due (resti di) tracciati di acquedotto?
Secondo me, sfruttando alcune carte quali la Carta Rizzi-Zannoni (foglio 14), o in quella di G.E. Westphal e ammettendo che il pontecanale che si vede in secondo piano sia l'acquedotto augusteo il dipinto inquadra un punto più giù della Casa dell'Acqua.
In fondo, la Tavernanova di fine '800 e a destra, er cupolone della Chiesa di S. Felice a Pomigliano.
Altre ipotesi sono bene accette!
Notate come il pittore definisca bene la "depressione" del territorio circostante mentre in basso mi sembra di scorgere una meridiana orizzontale...

Credo che questo sia l'unico dipinto che ci mostra una zona molto prossima a Tavernanova, intorno alla seconda metà del 1800.

mercoledì 3 febbraio 2016

E se Consalvo avesse voluto farci un regalo...

Consalvo Carelli - Pastori in campagna napoletana
Parlo di Consalvo Carelli, pittore della corrente "Scuola di Posillipo", nato a Napoli nel 1818 e ivi deceduto nel 1900. Nel dipinto qui riproposto, oltre a notare il monaco a cavallo e il corso d'acqua all'altezza del muso del cane, date una occhiata (eventualmente scaricando e ingrandendo l'immagine) nel parte centro destra del dipinto.

Con un certo grado d'immaginazione, avendo come componenti chiave del dipinto quelle su menzionate (senza dimenticare la donna con la brocca in testa) che ne pensate se l'edificio in fondo è la grancia tavernanovese (ricorda vagamente la struttura della stessa nel dipinto presente nel Seminario di Nola "Veduta diocesi di Nola confinante con dodici mitrie")? e davanti ad essa, in prospettiva, un pezzo delle arcate dell'acquedotto augusteo?

Se così fosse, il corso d'acqua identifica una zona nei pressi di Licignano, spostata verso Acerra, attraversata dal corso d'acqua che serviva l'acquedotto del Carmignano (cfr. Carta dei contorni di Napoli del 1872 - E. Westfal).

L'immaginazione è una brutta bestia, ma spesso offre frutti che necessariamente dobbiamo cogliere...

...e non finisce qui!!

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