giovedì 28 luglio 2011

1861: Notizie

Qui vedete il frontespizio di un giornale filo-unitario che molto "simpaticamente" tifava per Garibaldi e co. affinchè potessero estendere il Regno di Piemonte anche su Napoli (e purtroppo andò così, ma questa è un'altra storia...).

In questo "foglio" giornalistico, che è scritto in napoletano ed usa la satira per veicolare il suo contenuto politico, ritroviamo anche Tavernanova.

Venerdì 16 Agosto 1861, incendio di due masserie  nei pressi di Tavernanova: briganti o vendetta personale ?



Invece, il 30 Luglio 1861 ritroviamo altresì un fatto di cronaca: un carrettiere che portava la neve da Monteforte a Napule riportò quanto aveva visto al Ponte della Schiava presso Mugnano del Cardinale (AV):


A presto e grazie per il migliaio di visualizzazioni!

sabato 23 luglio 2011

Una nuovo foto e l'inno....

Nuova foto aggiunta all'album on-line. Niente di eccezionale: è un secondo scatto sul Giro d'Italia del 1966, 28 Aprile:


Ma la chicca più bella è la composizione del grande amico Antonio Barone, musicista, che si è basato sulle poche righe della poesia sul nostro paese per mettere giù una mini composizione che si accosta intimamente al nostro sito e ne può essere degnamente l'inno.
Un grazie infinite ad Antonio, che potete contattare e conoscere su


 http://www.myspace.com/antoniobarone


Ed eccolo qui, quale colonna sonora di uno slide-show che riproduce le foto del web-album.




A chi lo desidera, posso inviare sia il file audio che lo slide-show. Mandate una e-mail all'indirizzo che trovate nella colonna a destra di questo blog.

martedì 19 luglio 2011

1825: via Nova, passa il Re

Via Nova, ovvero la Consolare delle Puglie.

Francesco I di Borbone, 1825-1830
Visto che sarebbe dovuto passare di lì il re, nel 1825, per andare verso Foggia, si volle dare una aggiustatina ai "basoli" della via Nazionale delle Puglie.

Nel libro di Renato Caneschi - "Documenti di storia pomiglianese" - ed. Università Popolare di Pomigliano d'arco (2006) , si ritrova:

Misura ed aprezzo dei lavori eseguiti ad ordine nello scorso anno dall'appaltatore Giuseppe Cianci di resina per riattare con ferrugine e scondoline vulcaniche, i tratti basolati estremamente degradati che tramezzano la Consolare di Puglia al VII miglio, in occasione dell'andata di sua maestà il duca di Calabria, ora nostro Augusto Sovrano, in Foggia, appalti con ministeriale delle Reali Finanze del 18 Agosto scorso anno.

  • Distenditura... di ferrugine trasportata da S. Anastasia sul basolato molto danneggiato al Salice, ossia della traversa di Benevento in poi per colmare colla pasta grossa i vuoti dei basoli mancanti e colla minuta le degradazioni.
  • Distenditura ... di simile ferrugine per colmare e complanare l'altro basolato degradato nel luogo detto Taverna Nova.
 Quindi, la carrozza del Re e di tutto il suo entourage calcò i basoli nuovi di Tavernanova.

Quale onore ...!

;)

Anche di questo libro, potete scaricarvi il .pdf completo per poterlo stampare e leggere in proprio.

Buona lettura!

sabato 16 luglio 2011

Arcora: presente!

Ebbene sì, ancora sull'antica Arcora.
Nel libro del 1966, "Pomigliano_nella_sua_storia_di_ieri_e_di_oggi" (2a ed.), a cura di Padre Cherubino Caiazzo ho trovato uno schemino che vi riporto:


La via Appia è la S.S. 7 bis via Nazionale delle Puglie. Tavernanova dovevasi trovare intus Arcora tra la serie di -o-o- a sinistra (trasversali) e il tratto che dipinge l'acquedotto Claudio (che definiva, come abbiamo detto, il confine tra l'intus ed il foris).

Ancora, nel libro "Cenni storici di Pomigliano d'Arco" (1923) di E.Cantone, ritrovo che, nel 1832, il numero di abitanti registrato dal rev. Nicola Pranzataro era, insieme alla "masseria Visone, ed altre, con Tavernanova 377"

Per concludere, vi lascio allora i link ai .pdf dei due libri su citati:



Buona lettura!



martedì 12 luglio 2011

A 200 anni dallo spostamento dei dazi di consumo...

...da Tavernanova a Pomigliano d'Arco..eheheh

Guardate quà:

11 Luglio 1811 - Decreto per la traslocazione di un burò dei dazi
Tali dazi erano una imposta indiretta che veniva applicata -nel Napoletano- specialmente su pasta, farine e cereali.
Ieri son passati 200 anni da quando i dazi passarono da Tavernanova a Pomigliano...

Evviva 'o Rre !

P.S. - Tratto da "Bullettino delle leggi del Regno di Napoli, da gennaio a giugno" (2a ed. anno 1811)

venerdì 8 luglio 2011

Un paio di nuove foto...

Sono disponibili un paio di nuove foto nello slider qui a destra.
Di queste, una in particolare:


Si riesce a capire queste persone chi sono ? La foto dovrebbe essere degli inizi degli anni '60.

mercoledì 6 luglio 2011

Qualche foto....

...oltre al cambiamento dell'aspetto (mai dire mai...), è venuto il momento di tirare fuori qualche foto.
Cliccando sulle foto nello slide show, si accederà ad un Web Album condiviso dove sarà possibile visualizzarle ingrandite.

Divertitevi e, come ho scritto all'amico Antonio Barone, casamannese,

"il tempo passa in fretta: forse è per questo motivo che ho deciso di mettere su il blog, sperando che riportando indietro i pensieri e le immagini che abbiamo dentro di noi, si possano riassaporare quelle sensazioni-emozioni che hanno costruito quello che noi siamo oggi."
A presto.

Cambiamenti...

Ho provato a mettere come sfondo la cima del famoso albero che padroneggiava a Tavernanova, volgarmente denominato come Cazzone.

Non chiedetemi perchè...ma partecipate al sondaggio che Vi propongo a destra.

Grazie per la collaborazione.

domenica 3 luglio 2011

6 Marzo 1016: la stirpe de Salbati...o dei Selvatico ?

...de Salvati..de Salvatico.. o'Selvatico!
6 Marzo 1016: Maria, badessa del Monastero dei SS. Gregorio, Sebastiano e Pantaleone, promette a Giovanni ed Otto, fratelli figli di Cesare di Arcora [... ] e Palumbo figlio di Bonpietro che fu de Salbati [...], due terre ad Arcora: [cliccate sull'immagine per ingrandirla; ciò vale per tutte le immagini in questo blog]


Riprendendo dunque il filo del discorso, riguardo la ricerca di quali "cognomi" o soprannomi si siano legati alle terre tavernanovesi, specie in quei terreni che abbiamo graficamente illustrato qualche giorno fa, riporto dunque quanto ritrovato nel libro "Afragola feudale" (rif. in fondo pagina).
Per il campo detto "ad decibile", che SUPPONIAMO coprire il lato del territorio tavernanovese che va verso Napoli, in una striscia di terra che doveva arrivare in lunghezza fino alla Chiesa di Maria dell'Arcora in Casalnuovo, riporto:


Il cognome che qui compare è "Septinini", Settinini o Settimini.

Un' altra cosa simpatica che viene riportata dal libro succitato, riguarda un possedimento arbustato che si trova "nelle pertinenze di Arcora, nel territorio cosiddetto ad illam bullam".
Illam bullam è da identificare con i terreni intorno alla cosiddetta "Casa dell'acqua"; questa interessante notizie viene datata in anni in cui era Carlo II regnante (1299/1300).

Ritornando alla zona dell'acquedotto (dudum acquaeductum), che doveva attraversare la via Regia delle Puglie nella zona occidentale di Tavernanova, si ritrovano i seguenti riferimenti:


Il 27 Maggio 1222, un certo "Diotisalvi" (Deustesalbe) di Gennaro, prende in affitto una terra in Arcora appartenente al Monastero di S.Gregorio Armeno. Ho riportato anche questo riferimento poichè si parla di una palude; questa palude era originata sicuramente dallo sversamento delle acque del Sebeto nella zona a partire dalla Casa dell'Acqua e fino ad arrivare a Napoli (cfr. S.Anna alle Paludi).


Anche il signore del Castello di Somma ha fatto la sua parte. Precisamente nel 1119:


Ovviamente, non vi sono tutti gli elementi per creare prima e completare poi il puzzle con tutti i terreni e la loro localizzazione. Il riferimento più vecchio rimane quello del 976, dove "Stefano, Pietro e Gregorio promettono una terra a S.Severino, a Sancto Grismutu".

Per concludere, nel 1364 si parla che un di altro monastero, quello di S.Maria Maddalena Maggiore, che deteneva terreni in Arcora e nella zona di Volla:


Leggendo questo estratto, oltre a ricordarci i Galeota, vi indico due punti:

3) terre de Zurulis: forse forse Piczirulis...'e Pizzirule 'e Casamanna ?
4) è menzionato Domini Iuliani Piscicelli.

Qualcuno li ricorda i Conti Piscicelli ? Qualcuno di loro abitava proprio dove erano stanziati i monaci con la loro taverna, di fronte alla chiesa di S.Maria della Neve.

Vedrò di trovare qualcosa...

A presto.

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