mercoledì 27 marzo 2013

Qualche info in più sul disegno della "Casa dell'acqua"

Ed anche la conferma che una parte del territorio dell'attuale Tavernanova apparteneva a Ponticelli (almeno nei secc. XVII-XVIII).

Dunque, la scheda dell'Archivio di Stato indica la mappa del post precedente datata al 1699, opera di Giuseppe Parascandolo (Tavoliere) e Biase Zizza Reale Ingegnere. La mappa viene catalogata come Territori a Ponticelli. - Secc. XVII-VIII.

BUONA PASQUA A TUTTI E GRAZIE PER LE VISITE.

giovedì 14 marzo 2013

Una prospettiva della casa dell'Acqua...

Eccola qua, una mini prospettiva della mappa che interessa la zona della Casa dell'Acqua (o Casa della Bolla o Casa della Volla):

Casa della Volla - schizzo con indicazioni

L'incrocio sulla Nazionale dovrebbe essere praticamente qui:


Visualizzazione ingrandita della mappa

Osservando meglio (e confrontando le due mappe) possiamo ipotizzare che i territori della Maddalena arrivassero quasi a lambire via Casamanna..

A presto, popolo!

domenica 10 marzo 2013

La "casa della volla" ed i suoi territori


Sancha d'Aragona - fondatrice del Monastero della
Maddalena


Nell'ultima mia visita all'Archivio di Stato di Napoli (ASN) ho potuto vedere poche cose interessanti che però mi hanno permesso di aggiungere un piccolissimo tassello ai territori che si trovavano alla destra ed alla sinistra della taverna nova.
Ma confermiamo prima le cose "scontate":

Il territorio denominato Salice - certamente più antico di uno/due secoli rispetto a quello tavernanovese, viene localizzato immediatamente adiacente all'interno della biforcazione formata dalla strada regale (tratto via Vecchia delle Puglie) e dalla via Napoli che conduceva a Casalnuovo; in pratica quella che costeggiava la vecchia ferrovia circumvesuviana.

Dopodichè ho dato una occhiata ad una nota carta di fine '700 (Rizzi-Zannoni) sull'Agro napoletano, dove ho constato qualche piccolo particolare su Taverna nova: in questa cartina l'ipotetico palazzo alle spalle dell'attuale sito della Cappella di S. Maria ad nives viene riportato come una massaria piuttosto grossa, con un portone principale ben delineato; vi sono riportate delle costruzioni tra l'attuale via Filichito e via Casamanna (diciamo side-giornalaio, và).

Poi mi è passato sottomano uno schizzo che riportava la dicitura "Strada regale di Avellino", datato 1643, dove si può leggere "taverna nova".

Tutto questo grazie anche alla cortesia della sign.ra Elisa Guardi, impiegata all'Uff. Iconografico dell'ASN, che ringrazio a nome di Voi tutti.

venerdì 8 marzo 2013

VesuvioWeb : la bellezza della nostra terra

In attesa di porre alla Vs. attenzione delle note che ho preso all'Archivio di Stato, fate un salto qui, sul sito Vesuvio Web. Scorrete i video e ne capirete la bellezza...poi se andate in Home Page..e che v'o ddiche a fà.

Complimenti.

P.S. - In basso a destra ho posizionato un Feed RS alla loro pagina, di modo da conoscere sempre le ultime novità.


lunedì 4 marzo 2013

Ciclo-cultura...


Nei tempi in cui tutta questa "connettività sociale" era assente, non di rado amavamo fare delle escursioni con le nostre bici (chi da corsa, chi da passeggio c'a grazziella...) e ci allontanavamo non poco.

E non c'erano cellulari, si andava veramente all'avventura.

Oggi no. Oggi possiamo sapere addirittura su Internet dove e come stanno percorrendo le strade i nostri amici.



Max Moraca è il promotore dell'iniziativa Ciclo Cultura che farà tappa in 5 punti della nostra zona:

la prima tappa sarà Palazzo Salerno-Lancellotti di Durazzo(Licignano), la seconda Casarea, la terza sarà la Casa dell'Acqua(Tavernanova), la quarta sara Botteghelle(Casalnuovo) e l'ultima la chiesa di San Giacomo Maggiore(Casalnuovo).
Tutto il percorso (che potete visualizzare qui...interessante) quota circa 11,5 Km.

Il giorno previsto è il 17 Marzo. Ulteriori info nella pagina FB relativa.

La colpa è di Giovanni....

In un precedente post, avevamo fornito delle notizie circa Giovan Francesco Gemelli-Careri, esploratore casalnuovese che si spinse fino in Cina.
Il nostro amico Fulgenzio ci ha detto recentemente, a proposito dell'ailanto tavernanovese scambiato da tutti per una quercia, che
"la quercia "virgiliana" alias "O' Cazzone" è un ALIANTO, una specie originaria dell'Asia ( Cina e Molucche ) importata in occidente nel 1700-1800  nel tentativo di allevare dei bachi da seta resistenti alle malattie.  Purtroppo il baco dell'insetto che mangia le sue foglie ( una farfalla notturna)  non produceva una seta di qualità adeguata.
Ci chiediamo, allora il perchè di quella semina ed il percome.
E' una mia opinione, ma quella testa calda del G.F. Gemelli-Careri tornò da un suo viaggio in Cina proprio nel 1698...guarda caso.
Non solo, sapete che la zona tavernanovese che partiva dalla Bolla e fin verso il Salice e Casalnuovo era piena di piantagioni di canapa, lino e gelso come confermato nel libro di Carla Russo "Chiesa e comunità nella Diocesi di Napoli tra 500 e 700" - Guida ed. 1984:



 e la "vicina" Secondigliano trattava il baco da seta. Dunque il tentativo di mettere in piedi una coltivazione di seta, grazie all'esperimento dell'amico Giovanfrancesco, ha un suo perchè in questo contesto, o no?

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