sabato 25 aprile 2020

Clean of Enemy! 25 Aprile 2020.

Nelle nostre zone i momenti di rivolta, supportati anche dalla primaria presenza di truppe inglesi (ed anche americane) cominciarono già alla fine del 1943, come già riportato su queste pagine.
Un'altra nota da poco ritrovata (rif. S. Pocock, "Campania 1943" - vol. II) dice che:

"Alla Masseria Chiavettieri, nei pressi di Tavernanova nel territorio di Casalnuovo, dove abitava la famiglia di Pasquale Paone, i tedeschi lanciarono una bomba a mano; gli animali che non rimasero uccisi dallo scoppio furono portati via dai tedeschi, fino all'ultima gallina".

La giornata di oggi allora va dedicata a tutte le vittime civili delle stragi nazifasciste, a partire da quelle di Acerra (1943, 84 vittime) per terminare a quelle di Marzabotto (1944, 770 vittime), passando per il massacro di S. Anna in Stazzema (1944, 560):



Così, ritornando al 2 Ottobre del 1943 in quel di Acerra...

giovedì 23 aprile 2020

Marzo 1979: gravissimo incidente a Tavernanova...

Riprendo testualmente dalla pagina Facebook "Diario di Cisterna"

40° ANNIVERSARIO DELLA TRAGEDIA DI TAVERNANOVA
Marzo 1979-Marzo 2019
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Il 1° marzo 1979, Andrea Di MAIO brigadiere dei carabinieri in servizio a Roma, venne a Cisterna in licenza.
La sera aveva un incontro con i suoi tre cugini: Nicola ESPOSITO, Nicola Di MAIO e Stefano Di MAIO.
All'appuntamento si presentò con la sua fiat 500 bianca, mentre Nicola Di MAIO con la fiat 124 sport.
Tra una battuta e l'altra decisero di recarsi a Napoli sul lungomare in via caracciolo,salirono a bordo dell'auto di Andrea e parcheggiarono al corso Vittorio Emanuele quella di Nicola.
Era quasi mezzanotte, l'utilitaria percorse via roma a Pomigliano, per poi proseguire per via nazionale delle puglie, giunta dopo il ponte di tavernanova della Napoli Bari, in prossimità della prima curva, nell'imboccarla perse aderenza sull'asfalto( reso viscido da una leggera pioggia), andandosi a schiantare contro un camioncino che procedeva in senso opposto e si incendiò.
Il forte impatto sveglio molte persone del luogo che si precipitarono sul posto per prestare soccorso agli occupanti rimasti incastrati nell'abitacolo. I soccorritori si prodicarono in tutti i modi per salvarli, cercarono perfino di rompere il vetro posteriore dell'auto, ma purtroppo, non ci fù nulla da fare.
L'identificazione dei corpi durò tutta la notte, fino alle prime ore del giorno 2 marzo. Quando arrivò la notizia, la comunità di Cisterna sì fermò, nel paese regnava un silenzio assordante appena rotto da un brusio di voci prodotto da tanti gruppetti di amici e parenti.
Durante i funerali, la chiesa, la piazza antistante e il corso V.Emanuele era stracolma da una marea umana(presente anche un picchetto d'onore dei carabinieri). Tantissime corone e fiori portati da ogni parte, quest'ultimi furono sparsi lungo tutto il tragitto fino al cimitero formando un tappeto.
IL DESTINO volle, per recarsi a Napoli scelsero la 500 e non il 124.
LA CASUALITA', Nicola EPOSITO e Nicola Di MAIO entrambi nati a settembre del 1948, mentre Stefano e Andrea a maggio, uno 1951 e l'altro 1950 e tutti cugini.
MA IL DESTINO volle che l'ultima data fosse comune per tutti e quattro il 2 marzo 1979.
Dopo Quarant'anni non siete stati dimenticati
Gli Amici e Parenti e iscritti a Diario di Cisterna, a Nicola ESPOSITO, Stefano, Nicola e Andrea Di MAIO.
RIPOSATE IN PACE.
DIARIO DI CISTERNA 15 marzo 2019

lunedì 13 aprile 2020

"Ogge è 'a festa toja, famme 'sta ràzia!"


E' dal 6 Aprile del 1450, giorno del primo miracolo del quadro della Vergine, che, sparsasi la notizia dell'evento prodigioso, iniziò un continuo accorrere di pellegrini e fedeli dai borghi circonvicini. 
Ma è grazie al secondo miracolo, la caduta dei piedi ad Aurelia Del Prete nel 1590, che la diffusione della notizia superò i confini del borgo di Sant’Anastasia, attirando tantissimi fedeli e curiosi presso la cappella della beata Vergine. Si diffuse così rapidamente e con rinnovato fervore il culto verso la Madonna dell’Arco in tutto il Regno di Napoli. Grazie ai mercanti e ai soldati la devozione oltrepassò i suoi confini raggiungendo gran parte dell’Italia. 

L'area arcoriana tavernanovese è stata certamente, specie dopo questo secondo miracolo, crocevia funzionale per i pellegrini per raggiungere il Santuario, specie attraverando la zona conosciuta coma "ad Bullam". Dal 1620 poi, con l'apertura della nuova taverna da parte dei monaci cassinesi sulla via Regia delle Puglie, il centro tavernanovese diventerà effettivamente via di snodo per i pellegrini provenienti dalla capitale del Regno (e non solo) che, lungo il tragitto per arrivare al Santuario, avrebbero sostato per rifocillarsi prima dell'ultimo tratto. 
Questo video, quindi, è un omaggio a tutti 'e fujenti che hanno attraversato nei secoli - e ci auguriamo attraverseranno - il nostro villaggio.

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