sabato 25 aprile 2020

Clean of Enemy! 25 Aprile 2020.

Nelle nostre zone i momenti di rivolta, supportati anche dalla primaria presenza di truppe inglesi (ed anche americane) cominciarono già alla fine del 1943, come già riportato su queste pagine.
Un'altra nota da poco ritrovata (rif. S. Pocock, "Campania 1943" - vol. II) dice che:

"Alla Masseria Chiavettieri, nei pressi di Tavernanova nel territorio di Casalnuovo, dove abitava la famiglia di Pasquale Paone, i tedeschi lanciarono una bomba a mano; gli animali che non rimasero uccisi dallo scoppio furono portati via dai tedeschi, fino all'ultima gallina".

La giornata di oggi allora va dedicata a tutte le vittime civili delle stragi nazifasciste, a partire da quelle di Acerra (1943, 84 vittime) per terminare a quelle di Marzabotto (1944, 770 vittime), passando per il massacro di S. Anna in Stazzema (1944, 560):



Così, ritornando al 2 Ottobre del 1943 in quel di Acerra...

(fonte: "ANTIFASCISMO e RESISTENZA tra ACERRA e POMIGLIANO - Ricerca didattica della classe V B , 1984-85 del Ginnasio-Liceo “V. Imbriani” di Pomigliano d’Arco - Saggio storico del Prof.C. Gravier Oliviero")

"I Tedeschi dalla mattina hanno preso ad ammazzare sistematicamente chiunque incontrano o riescono a scovare. Nell'ultima retroguardia: sono in tutto una cinquantina di militi con tre (forse quattro) carri Tigre e delle autoblindo: col passare delle ore controllano una fascia sempre più ristretta di territorio che l'indomani mattina si ridurrà all'esigua striscia tra Acerra, Cancello e Maddaloni che permetterà loro di raggiungere gli altri nell'alto Casertano, prima che la macchia d'olio degli Alleati si chiuda alle loro spalle.
Avvengono le scene più orribili, e le più ingenuamente epiche.
I contadini fanno con i loro carri agricoli delle barricate che sarà un gioco per i Tigre far saltare per aria con qualche colpo di cannoncino. Ma è anche vero che questo fu l'intervento popolare più spontaneo e meno strategico che sia.
Pirolo, invece,aveva preparato un piano: supponendo che i Tedeschi avrebbero percorso un'altra strada, aveva fatto alzare una sola barricata appena voltato l'angolo tra via Soriano e il Corso Vittorio Emanuele, in modo che scattasse l'effetto sorpresa e i Tedeschi venissero fatti segno ai colpi dei partigiani appostati ai quattro angoli al livello della strada e da sopra i tetti. In questo frangente, corrono a chiamarlo perché intervenga presso il maresciallo dei Carabinieri che si ostina a non consegnare le armi.
Si va tutti insieme alla Caserma; le armi sono consegnate.
La gente si sparpaglia.
Giunge trafelato Giovanni Pasturo in bicicletta ad avvertire che si combatte al corso Garibaldi.
Nello scontro qualche Tedesco rimase almeno ferito. Di certo morì Giovanni Piscopo, detto « Cuollo e papera » per la ferita alla gola ricevuta mentre si sporgeva da un vicoletto di Piazza Duomo;
si ferì per una bomba a mano che gli esplose all'altezza del pube il giovane Pietro La Montagna (il padre fu visto tentare disperatamente di attraversare la linea del fuoco per trasportare su un carrettino suo figlio sanguinante, all'Ospedale). Combatterono e tennero testa per alcune ore ai carri armati Ferdinando Goglia, Nicola Finaldi, Tonino Mocerino, Nicola D'Addio detto Gnaù, Francesco Giuliano, Tommaso Andreozzi, Angelo Castaldo, Olindo Tortora, Guido Nuzzo, Cuono Nuzzo, Gennaro Esposito, Enrico e suo figlio Enzo Pirolo, Giovanni Vasaturo, Giuseppe Loffredo, Ignazio Caruso, Pasquale Marciano, Amedeo Tufano, Vincenzo Mazzullo, Gaetano Panico, Pasquale Attanasío...
Erano: vecchi antifascisti, convinti democratici, ex fascisti, generosi altruisti, esasperati, emotivi, opportunisti, convertiti dell'ultima ora e di quella successiva...! Alcuni si pentiranno, o si vergogneranno di un momento di partigianato; altri se ne vanteranno oltre l'obbiettività...

La Resistenza, qui come in tutta Italia, è stata anche questo. Ma qui non ci sono stati gli ingiustificabili episodi di mattanza fratricida che si sono verificati altrove, soprattutto nel Nord — tranne, ovviamente, quelli commessi dai Tedeschi su tanti Acerrani inermi, quel piovoso e interminabile sabato del 2 ottobre: un tedesco che pedina un ragazzo uscito a prendere dell'acqua per quelli nascosti con lui in una cantina: sono fatti uscire uno ad uno e sparati in bocca; il vecchio prima amputato a colpi di bombe a mano e poi bruciato vivo; il contadino ucciso insieme ai due figli che cercava invano di proteggere con il suo corpo; il bambino squarciato con la baionetta tra le gambe della madre; il fascista ucciso e sputato addosso proprio perché fascista; l'uomo sparato alle spalle e poi sventrato a colpi di pugnale...
Alla fine, si conteranno ben 87 cadaveri, 75 dei quali acerrani (l’88° vittima era stata Gilda Ambrosino). Di questi 75, 15 erano donne e 60 uomini: 7 avevano da 1 a 9 anni, 18 da 13 a 20 anni, 5 da 22 a 29 anni, 20 da 31 a 50 anni, 8 da 52 a 60 anni, 17 da 61 a 72 anni.

Ma ammesso che alcuni fossero stati responsabili di gravi delitti di lesa-germanicità, che cosa potevano aver commesso Gennaro Auriemma e Maddalena De Sena, rispettivamente di 1 e 2 anni di età? di quale reato si erano macchiati Raffaele Travaglino, Giovanni De Sena (la sorella di Maddalena) e Francesca Raia, di quattro, cinque e sei anni? quale guerra stavano facendo al Terzo Reich Laura Massaro e Vincenzo Cardellino, entrambi di nove anni?

C'è chi dice, senza provarlo, che i Tedeschi erano stati provocati. Ammettiamolo. È sufficiente una provocazione, anche la più grave, a giustificare l'uccisione di bambini, di lattanti, magari squartandoli come meno che galline? E non sono invece simili barbarie delle eterne provocazioni alla coscienza umana? Non si mettono automaticamente dalla parte del più gran torto quelli che commettono simili turpitudini, quand'anche avessero cominciato con l'avere le più indiscutibili ragioni di questo mondo? E non era meglio, a conti fatti, non essere alleati o amici di tanti scellerati? Non è un vanto aver fatto loro la guerra, quand'anche ci fossero stati il doppio e il triplo di morti?
"

Per questo (e per tanti altri motivi) che "Tavernanova aria gentile..." è profondamente anti-fascista.

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