sabato 17 novembre 2018

1632: Tavernanova sotto la giurisdizione del Casale di Ponticello

Ce lo conferma il Prof. Luigi Verolino, storico di Ponticelli, attraverso un gentile messaggio che qui Vi ripropongo integralmente, con a fianco una mappa del 1802 che ribatte quanto recuperato dal preziosissimo Prof. Luigi:

Mappa di Luigi Marchese (1802)
"Caro Vincenzo, alla Biblioteca di Storia Patria ho trovato un volume su una causa tra l'Università di Ponticello e quella di S. Sebastiano del 1717.
Nel testo vi è una descrizione del territorio, nella quale è citata anche Taverna nuova:  

6 Giugno 1632 dal Prorazionale Agostino d’Orta Commissario Speciale deputato dalla Regia Camera, audito il Regio Fisco, fu dato il possesso della detta giurisdizzione della portolania, zecca, pesi, e misure al detto Casale di Ponticello, con distinguere, e confinare il Territorio di detto Casale, nel quale atto di possessorio si legge fra l’altro la seguente descrizzione.           
"Da sotto la Taverna della Cerqua, detta S. Maria della Grazia, pigliando tutta la massaria di Geronimo di Falco, e tira per vicino alla massaria di Gio. Matteo Invidiato, e per la cupa della massaria grande in Monte Oliveto, quale confina con detto Invidiato, e tira per la masseria di Paolo Baldino, tirando per la strada, seu via della massaria della Preziosa, cioè dal muro di detta massaria della Preziosa per insino alla Taverna nuova, seu strada Reale dalla parte delle Padule, tirando per insino alla Taverna di Salece, e dalla Taverna del Salece per insino ad Arpino Etc. (e poi sequita l’altri confini) e se ne stipulò atto pubblico quietè, e pacifico, e memine contadicente per mano del Notar Virgilio Coppola".
Usa il testo come meglio credi. Abbracci"

Grazie Luigi, a nome di tutti i tavernanovesi!


lunedì 5 novembre 2018

'E canzone d'o zie Peppine: nuovo video...

...sebbene non sia una grande interpretazione. E' la canzone

Me diciste 'na sera
di Antonio De Curtis, Franzese, Porcaro

Comme so' triste 'e penziere
quanno so' mute 'e pparole!
E comme è friddo chistu sole
a quanno manchi tu...
comme so' triste 'e penziere
"Dimane..
-me diciste 'na sera-
astrignimmo 'e ccatene
ca ce fanno suffrì
Dimane"
E luceva, sincera,
comme'a luce d' 'o bbene
'ca nun sape murì,
l'ultima lacrema, senza cadè,
ca st'uocchie d'angelo
chiagnevano pe'mmè
Dimane?
Ogni gghiuorno, ogni sera
io t'aspetto ca viene
per murì 'nbracci'a tte
Comme so' amare 'e pparole
quanno n'è ssente nisciuno.
Io, comm' 'a n'ombra sott'a luna
vaco parlanno 'e te...
Ma songo amare 'e pparole.

La performance è di Orazio Roberti:


sabato 3 novembre 2018

S. Francesco de Jeronimo e Tavernanova...

Non sono certo che questo grande Santo del Sud abbia calcato la Regia Strada di Puglia, sappiamo però che durante la sua vita terrena (Grottaglie 1642 - Napoli 1716), a partire dal 1665, qualche viaggetto tra Napoli e la Puglia se lo è fatto.
Non solo, nel testo di G. Capasso "MUGNANO E CARPIGNANO - LA STORIA ATTRAVERSO I DOCUMENTI" si evidenzia che:

"il De Geronimo, col moltiplicare gli inviti e con l'aggregarsi di alcuni giovani missionari, non solo diè incremento all'opera della Comunione Generale che aveva trovata già stabilita per la città, i borghi e i villaggi del distretto di Napoli; ma vi aggiunse di
sua iniziativa l'uscire fuori del distretto, per portare l'invito alle popolazioni dei casali sparsi per l'agro napoletano, e si spinse anche nelle principali città e diocesi confinanti con l'agro, fino a quei limiti estremi della Terra di lavoro dai quali (coi
mezzi d'allora) era possibile far venire le popolazioni al Gesù per la Comunione generale. Egli stesso scrive: «per essere Napoli circondata nel recinto di poche miglia di molti e popolati casali, si stende ancora il padre ogni mese per alcuni giorni
quasi per tutti tali paesi. Nelli quali predica, in alcuni per le strade; in altri, nelle piazze; in alcuni, nelle chiese dove si raduna la gente». li padre De Guevara spiega che il santo andava per tutti «I trentasei casali di questa città». Il padre Quattromani, aggiunge anche che andava «chiamando con le sue prediche le città di Aversa con i suoi casali, Pozzuoli e i suoi casali, Nola e i suoi casali». E don Fabozzi completa la descrizione del raggio d'azione, informandoci che faceva anche il giro della città di Acerra (o La Cerra) e suoi casali".

Il testo di G. Capasso a sua volta fa riferimento al testo del padre F.M. D'ARIA S.J " Un Restauratore Sociale, Storia critica delle vita di San Francesco de Geronimo da documenti inediti, Roma, Ediz. Ital. (1943), in cui l'autore propone un grafico dell'agro napoletano con evidenziati i punti della predicazione di questo Santo Francesco:

Canale Youtube - La playlist...

Post +popolari nell'ultimo mese...