domenica 18 dicembre 2022

In linea il "Calendario tavernanovese 2023"

 

Il Calendario Tavernanovese 2023 è pronto ed è liberamente scaricabile qui.

Ve lo fate stampare a colori, comprate un dorsino + un occhiello adesivo in cartolibreria...e il calendario da appendere è fatto.


mercoledì 7 dicembre 2022

Anteprima calendario tavernanovese 2023

 Ciao a tutti, 

come di consuetudine è in preparazione il Calendario tavernanovese 2023.

Come sempre, il calendario è un file (.pdf) da scaricare sul vostro PC e da stampare (o da far stampare), applicandovi poi un dorsino opportuno ed un occhiello adesivo per poterlo appendere...e il gioco è fatto.

Qui una anteprima:



domenica 9 ottobre 2022

John Evelyn, altro visitatore dei luoghi Arcoriani...a bordo di muli nel 1645

 


Come riportato in un lavoro di Aniello Langella, John Evelyn - diarista e scrittore inglese - nel 1645 effettuò un viaggio per ammirare le bellezze del Vesuvio dopo che quest'ultimo circa una quindicina di anni fa aveva lasciato un tragico ricordo in tutta la zona.

Da Napoli dunque il nostro scrittore decide di salire sul vulcano e percorre la strada - a bordo di muli - che lo porterà ad incrociare le sorgenti della Bolla (intorno all'area della Casa dell'Acqua, che dista appunto 4 miglia da Napoli):

"The next day being Saturday we went four miles out of town on mules to see that famous volcano Mount Vesuvius. Here we passed a fair fountaine cal'd Labulla, which continually boyles, suppos'd to proceed from Vesuvius, and thence over a river and bridge, where on a large upright stone is engraved a notable inscription relative to the memorable eruption in 1630."

Ci spiega un poco quello che si conosceva all'epoca, ovvero che le sorgenti del Bolla, chiamate così poichè l'acqua in esse aveva un moto che si poteva assimilare ad una bollitura, avevano origine proprio dal Vesuvio e, una volta arrivate in piano venivano poi incanalate nell'Acquedotto omonimo.
La notable inscription credo si debba riferire alla lapide (del 1631...) che il Vicerè Zunica fece porre ad ammonizione futura dei pericoli del vulcano. L'epitaffio è posto nell'attuale angolo tra Corso Garibaldi e Via Gianturco, subito alla sinistra del Palazzo Ruffo di Bagnara:

fonte: http://www.blueplanetheart.it/


sabato 27 agosto 2022

1916: Decreto luogotenenziale per via Filichito

Procedendo a ritroso nel tempo, ritroviamo “via Filichito” in un documento regio risalente al 1916: “Bollettino ufficiale del Ministero dei lavori pubblici”.

In tale bollettino vi è un Decreto luogotenenziale che classifica via Filichito quale "Provinciale":




mercoledì 24 agosto 2022

Si avvicina la festa della Madonna Addolorata e dunque...

 ...su sollecitazione del buon Vincenzo Ruotolo, sono andato a rivedermi un post di esattamente 7 anni fa:

https://tavernanova.blogspot.com/2015/08/parrocchiale-di-tavernanova-e-santuario.html

che riguardava alcune foto/cartoline risalenti agli anni '20 / '30 del XIX secolo legate alla propaganda che si faceva per raccogliere fondi da destinarsi alla costruzione e completamento della parrocchiale tavernanovese.

Debbo fare alcune rettifiche rispetto al post originale:

la prima riguarda la lastra marmorea a ricordo di una santa missione:


La lastra non è in ricordo dei padri Passionisti, bensì di quelli Redentoristi (23 Dicembre 1926). Tale lastra fu probabilmente posizionata nella zona di costruzione della chiesa, poi rimossa. La lastra dietro l'edicola ricorda invece i padri Passionisti.

Da notare che la data della missione precede di 3 anni dalla posa della prima pietra della parrocchiale.

Il cosiddetto "Calvario" è formato praticamente dalla statua dell'Addolorata che abbiamo in chiesa e dal Cristo crocifisso che si trovava nella prima cappella sulla destra dell'ingresso: notate lo snodo della attaccatura braccio-spalla che ha questo Gesù.

A mio avviso, dunque, questo "Calvario" non è vero che non esiste più ma fu fatta una scena fotografica ad-hoc con le prime due statue acquistate.

Inoltre, con un artefatto, fu posizionata una discreta facciata del Santuario di S.Gabriele dell'Addolorata (e non la chiesetta del miracolo dell'Addolorata in CastelPietroso) in alto a sinistra, forse per dare una idea dello stile della futura chiesa tavernanovese o un rimando alla importanza della dedicazione alla Vergine Addolorata.

Altra idea entusiasmante per una raccolta fondi, la vediamo in questa foto:

In questa cartolina viene raffigurata una sagoma che ricalca una mini basilica, ispirata certamente a quella del Santuario dell'Addolorata in CastelPietroso, https://santuarioaddolorata.it/ 

Tutto questo - ripeto - con l'intento di favorire la raccolta fondi per la costruzione della chiesa.

Mi auguro al più presto di scattare delle foto più nitide...

Un saluto. Un grazie particolare a Vincenzo Ruotolo per aver suscitato in me una revisione del vecchio post.

venerdì 12 agosto 2022

Nel cuore di tutti i tavernanovesi...don Gennaro.


 Video dedicato a 10 anni dalla scomparsa (12-08-2012 / 12-08-2022) di un fisico, insegnante di matematica e fisica, sacerdote e paesano di Tavernanova.

Con riconoscenza infinita.

Vicienz'

sabato 16 luglio 2022

1708: Mezzo cantaro di maccaroni....

 Tavernanova, 1708.

Già da qualche decina d'anni i monaci si erano ritirati dalla gestione diretta della Taverna nuova e ne avevano fatto una risorsa d'affitto.

In particolare, a Francesco Campagnolo e Carmine Pengi i monaci avevano affittato (al 3 Marzo del 1708) la Taverna nuova con il territorio alle sue spalle e con basso e camera all'incontro di detta Taverna.

L'affitto era stabilito  a raggione di quarantadue ducati l'anno per la taverna e altri quindici per il basso e la camera di fronte alla taverna.

Molto probabilmente, Francesco e Carmine, vuoi per qualche "sconto", vuoi per qualche referenza, promisero ogni anno durante detti affitti portare gratis senza pagamento alcuno mezzo Cantaro di maccaroni nella Massaria della Preziosa in tempo di vendemmia.

Nota: il "cantaro" qui è sinonimo di "caurare", grosso pentolone in rame (io ne tenevo uno...).



sabato 25 giugno 2022

Cappella di S.Maria ad Nives: una breve riflessione

 

 In altri post di questo sito si è parlato della "data di nascita" del toponimo "Tavernanova" e, facendo riferimento ad una questione del 1622 tra i monaci di S.Severino e Sossio e il Barone di Pomigliano d'Arco circa i diritti sulla "zeccatura" dei pesi che all'epoca si usavano per stabilire i prezzi degli alimenti, si è facilmente arrivati alla conclusione che il nome Tavernanova sia cominciato a circolare agli inizi del 1622. 

Alcune carte processuali dell'epoca - che i monaci produssero per avvalorare le loro ragioni nel poter non riconoscere quelle zeccature - risalivano alla fine del XVI secolo e confermavano che Diomede Carafa, feudatario di Pomigliano, aveva concesso al suo territorio molti privilegi per affrancarsi da quel tipo di vincolo (per chi faceva una taverna era di vitale importanza poter gestire queste zeccature).
Questi privilegi erano stati mantenuti da Aurelia d'Eboli (a cui Diomede cedette questi territori) e tali erano rimasti anche nel passaggio da Aurelia verso il Barone di Pomigliano, Vespasiano Del Balzo.

Nell'elenco stilato nel passaggio di proprietà da Aurelia verso Vespasiano, si legge che quest'ultima abbia ceduto anche altro all'Università di Pomigliano d'Arco:

"[...] collecta Sancta Maria [...], item taberna et passa, item furno ex aparecta, [...], item qua habitat Capitanenses, item apoteca sub cui domus Capitanei, item petia terra nominata bosco piccolo; [...]"

E qui, in merito alla Cappella, bisogna dire che secondo il testo "Spiegazione teologica liturgica e morale sopra la celebrazione delle feste diretta a' cherici della citta' e diocesi Florentina" di Francesco Gaetano Incontri (1776), una "collecta" stava ad indicare una Chiesa dove il popolo si radunava nelle processioni solenni e dove il clero recitava una "orazione sopra il popolo" (da qui le orazioni dette Collette che si usano ancora oggi).
Quindi è possibile che la Cappella tavernanovese, insieme alla taverna e al passo, risalgano almeno alla fine del XVI sec.
La funzione della Cappella, quale collecta, facilmente si inserisce nella ipotesi che essa sia stata in tempi ancora più antichi (X sec.) una staurita ad uso dei contadini che lavoravano i campi che appartenevano al Monastero di S.Gregorio Armeno (campi nei quali si trovava appunto la Cappella).
Detto questo, ci sarebbe da approfondire il discorso sulle case ad uso dei cosiddetti Capitani di ventura (Capitanenses): potrebbero essere le case intorno alla Cappella?







domenica 12 giugno 2022

1927 - Il basolato della Via Nazionale delle Puglie

 In una rivista del 1927 "LE VIE D'ITALIA", a cura del Touring Club Italiano, una interessante planimetria ci riporta indietro di quasi 100 anni, ricordandoci che a Tavernanova il tratto della strada Nazionale delle Puglie veniva progettato in granito.

A corredo di tale planimetria, è presente una statistica molto interessante.


Rilevata nel Settembre del 1925, tale statistica rilevava la quantità di veicoli a trazione animale e quelli a trazione meccanica lungo la tratta Poggioreale-Pomigliano.

Verso Poggioreale erano stati rilevati:

  • transito di 3681 veicoli a trazione animale
  • transito di 204 veicoli a trazione meccanica

Verso il Salice erano stati rilevati:

  • transito di 2474 veicoli a trazione animale
  • transito di 185 veicoli a trazione meccanica
Dopo Pomigliano sono riportati n.1895 veicoli a trazione animale (manca il dato su quelli a trazione meccanica, ma potrebbe essere un errore di grafica).

...e voi la ricordate la via Nazionale delle Puglie con il basolato?

Un saluto e buona domenica!

domenica 5 giugno 2022

Al momento è del 1643 la più antica pergamena dove si può leggere "Tavernanova"...

 ... e si trova nel vol.191 ("Territorii a Ponticelli" - sec.XVII-XVIII) del fondo "Monasteri Soppressi" presso l'Archivio di Stato di Napoli.

Nello schizzo, che riproduce largamente la zona tavernanovese verso Napoli, con la Casa dell'Acqua, sono riportati i proprietari dei territori, come ad esempio il Monastero di S.Maria delle Grazie, oltre ad un accenno di via Casamanna.

La scrittura "taverna nova" è a destra.

Il documento è stato redatto nel 1643.



mercoledì 25 maggio 2022

In un dipinto del XVII sec. di Didier Barra l'area arcoriana vista dal golfo di Napoli

 Questo è un particolare del dipinto denominato "Il Borgo Loreto con il Vesuvio in eruzione", che possiamo datare quasi certamente al 1631-1632.

Si nota a sinistra (in fondo) tutta l'area arcoriana con la sua palude  ed il corso del fiume Sebeto.

L'opera è di Didier Barra (Monsù Desiderio), olio su tela cm 36,5x63

Su licenza dello © archivio dell’arte | pedicini fotografi
 
La Taverna nuova aveva appena una decina d'anni...


martedì 3 maggio 2022

Nella raccolta delle tue foto c'è un pezzo di Tavernanova ed Ailano....

 

1968 - In braccio a mia madre

...e sullo sfondo la Masseria dei Marchesi della Torre.

Nella raccolta delle tue foto c'è un pezzo di Tavernanova ed Ailano.

Tutta Tavernanova ed Ailano hanno un posto per te, nel loro cuore....ad 11 anni dalla tua dipartita.

Ciao Mà!

Enzo


sabato 26 marzo 2022

Un bel video della Pro-Loco Casalnuovo....

 In questo video troviamo foto della inaugurazione della Chiesa Parrocchiale di Tavernanova e dell'Asilo Infantile tenuto dalle suore di S.Anna.

Foto di gruppo di Scuola Elementare di una settantina di anni fa + qualcos'altro.

Grazie Proloco!

giovedì 17 marzo 2022

Adolfo Fontana

 

Circa 10 anni fa ebbi modo di scrivere di una mattinata passata in casa di Adolfo Fontana, a Casalnuovo.

Una mattinata in cui fu espressa al massimo l'ospitalità del sign. Adolfo, nei cui discorsi fu protagonista una Casalnuovo che non c'è più.

La foto del graffite a muro ritrovato nella sua "grotta" dei vini ("Te la posso solo far vedere su foto, sennò 'a gente vo scennere abbasce 'a rotta p'a verè", mi disse), risalente al XIX secolo e i racconti su mio nonno autista on-demand del sindaco Fontana di oltre 50 anni fa, restano ancora nella mia memoria.

Qualche giorno fa, andando al cimitero di Casalnuovo e soffermandomi su un monumentino funebre della famiglia Fontana, non ho potuto fare a meno di notare il volto simpaticissimo di Adolfo che son due anni che ha valicato i Sacri Confini.

A lui va oggi il mio commosso pensiero e la mia gratitudine per le cose che mi ha trasmesso in una bella mattinata di inizio Marzo del 2012...

RIP Adolfo Fontana.

lunedì 10 gennaio 2022

1864: lo stato della "Strada delle Puglie"

 Nel testo sulla "Statistica delle Strade Nazionali del Regno d'Italia" del 1864, si trovano alcuni dati della "Strada delle Puglie", relativi al "Tratto che principia dal palazzo municipale di Napoli, e termina al confine della provincia di Terra di Lavoro, traversando Tavernanova e Pomigliano d'Arco":


- Tronchi sistemati ed aperti al carreggio (lunghezza): 20224 m.

- Costo annuo di manutenzione 39778,63 L.

- Tronchi in corso di costruzione o di sistemzione:

    lunghezza: 8126 (tronco 1), 230 (tronco 2)

    spesa fatta: 42498,61 L. (tronco 1), 2519 L. (tronco 2)

    spesa da fare: 1381 L.

- Tronchi in progetto di costruzione o di sistemazione:

    lunghezza: 37 (tronco 1), 863 (tronco 2)

   importo della spesa secondo il progetto: 8860 L. (tronco 1), 38000 L. (tronco 2)

- Lunghezza delle strade a sistemazione completa: 20224 m.


Il costo totale per la manutenzione annua della Strada, da Napoli a Terra di Bari, 425397 L. su una lunghezza complessiva 453414 m.


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