domenica 30 agosto 2015

Nella Carta dei Contorni di Napoli di E.Westphal...

...del 1872, si vede il nucleo tavernanovese (con qualche errore: via Casamanna parte da via Filichito e via Zi Carlo me pare 'o ponte 'Casalnuove che all'epoca non esisteva ancora...) con le 3 maggiori costruzioni: la grancia dei Monaci, la costruzione di fronte ad essa e le case giusto a destra appena si entra in via Filichito.
Qui Tavernanova è abbreviato in Tav.


Di tutt'altro tenore è invece questa mappa (qui il particolare della nostra area) che viene dall'Inghilterra ed è datata 1943. E' servita per la guerra...

Mi piace ricordare "il Casone", meta di molte passeggiate in bici e luogo per varie scampagnate.
Sulla mappa ritroverete molte Masserie a Voi note.

domenica 23 agosto 2015

Parrocchiale di Tavernanova e Santuario di Castelpetroso...

Qualche mese fa mi son trovato a passare nella Parrocchia di Tavernanova e, recatomi in sacrestia, ho potuto notare alcune foto messe in cornice. Più che foto, erano degli opuscoletti d'epoca che celebravano in qualche modo la Parrocchia dedicata all'Addolorata.
Ho fatto al volo delle foto, che qui vi pongo (insieme alle note scritte da don Carlo Cicala, credo):

1926 - Figurazione del Calvario
 Questa del 1926, in cui è presente la lapide in memoria della missione dei PP. Redentoristi, tuttora visibile alle spalle dell'edicola di Carmine De Chiara (se non erro) mi pone degli interrogativi (m'arraccumane: dicite pure vuje...). Ovvero: se la lapide è stata sempre dove era, che cosa è quell' edificio a sinistra sul fondo?

















Seconda foto: è relativa alla posa della prima pietra. Ma che cosa era questa "facciata" (in scala, vedete la testa della statua della Madonna). E' forse il disegno di come si sarebbe voluta la chiesa tavernanovese? In realtà, non so se il mistero è svelato ma...fatevi un viaggio al Santuario dell'Addolorata di CastelPetroso (CB), fondato alla fine del 1800 e ragionate, sia sulla facciata che sulla Cappella del Miracolo dell'Addolorata....what a surprise!
1929 - Posa della prima pietra

martedì 18 agosto 2015

Tre punti di scavo nelle aree adiacenti Tavernanova: i risultati

I 3 punti di scavo (puntino marrone) nelle aree adiacenti Tavernanova
Nel 2000 e nel 2006, secondo il sito www.fastionline.org, sono stati effettuati degli scavi in 3 aree adiacenti il villaggio tavernanovese (relativi ad opere pubbliche):

  1. Linea a Monte del Vesuvio, lotto C1, pile 125-132 (2000)
  2. Linea a Monte del Vesuvio, Lotto C2 (2000)
  3. Passante Nord-Sud (2006)
Questi scavi hanno portato alla luce alcune scoperte archeologiche che vanno dal 5000 al 1350 a.C., che ora Vi vado a riassumere...
  1. Linea a Monte del Vesuvio, lotto C1, piloni dal 125 al 132 dell'Alta Velocità (2000, territorio di Casalnuovo di Napoli): il periodo và dal neolitico (5000 a.C.) e fino all'Età del Bronzo (1750 a.C.). Il ritrovamento di solchi agricoli sotto i piloni dell'alta velocità, sotto lo strato cosiddetto delle "pomici di Avellino" e di un solco battuto di confine vanno a fare compagnia a file di buche di palo per il supporto di capanne. In tre casi, lungo il bordo delle abitazioni è stato trovato un piccolo pozzo, probabilmente di natura votiva. Sul fondo di queste fosse sono stati ritrovati alcuni vasi databili tra la fine del periodo eneolitico e l'inizio della prima età del Bronzo. Nel pilone 130 e 132, si trova un ulteriore livello di suolo arato databile alla fine del Neolitico periodo; all'interno di un barattolo impasto frammentato (probabilmente un ex-voto connesso all'attività agricola della zona), sono stati ritrovati diversi utensili di pietra e numerose conchiglie con fori che probabilmente costituivano una piccola collana.
  2. Linea a Monte del Vesuvio, lotto C2 dell'Alta Velocità (2000, territorio tra Volla ed Afragola): il periodo è relativo all'Età del Bronzo (1800-1600 a.C.). Le indagini hanno esaminato sia la parte più alta di questa zona, caratterizzata da terreni asciutti sani, e la parte inferiore, che anticamente era probabilmente un ambiente palustre come attesta la presenza di una serie di canali paralleli di età romana. Posta su un allineamento nord-sud, questi erano 80 cm di larghezza e 1,20 m di profondità (piloni 198-202). L'uso agricolo del terreno risulta fin dal periodo eneolitico, come attestato da frammenti di ceramica intrecciati da vimini. Questo tipo di manufatto è stato il lavoro degli abitanti di un villaggio situato nella zona immediatamente a nord dei canali preistorici (Arcora preistorica?). Una delle capanne di sotto dei depositi vulcanici è stata completamente scavata. La struttura rettangolare, con abside sul lato nord-orientale, era su un / allineamento sud-ovest nord-est e misurava 5 × 12 m (presso il pilone 218d).

sabato 15 agosto 2015

Prigionieri di guerra tedeschi in mani britanniche...

...catturati a Tavernanova, secondo il testo di H. Wolff "Die deutschen Kriegsgefangenen in britischer Hand: ein Überblick, Volume 1" del 1974, nel nostro villaggio alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Un prigioniero tedesco - fonte: Istituto Luce
Sono "3 German 'B' vehicle driver team".
 I German "B" erano veicoli militari tedeschi così come identificati dagli inglesi.
Quindi a Tavernanova sono stati fatti prigionieri 3 gruppi di militari tedeschi.











venerdì 14 agosto 2015

4th U.S. Army Field Hospital...

Stemma del 4th US Army F.O.
..era di stanza a Tavernanova, dove ora vi sono le scuole elementari.
Sotto le scuole vi erano (e vi sono) altri ambienti, rimessi in sesto da una ventina d'anni. In questi ambienti hanno lavorato gli uomini del Quarto Ospedale da campo dell'Esercito americano. Scrive così George Rock nel suo "History of the American Field Service 1920-1955":

"Short of the airfield on Route 7 was the 4th U.S. Army Field Hospital---a reception and despatch center at Tavernanuova for patients to be evacuated by air---which offered one of the infrequent attachments of the AFS to an American Army unit. This proved a pleasant assignment, and its joys were in no way diminished by the accompaniment of U.S. Army rations. At all times the collection of extra food was an important activity---private larders being essential both for the volunteers on those occasions when work was so timed that meals with the proper unit were impossible and also for the patients during delays or on long trips. In any period of proximity to American troops, much ingenuity was exercised to procure stocks of their rations---either on an individual basis or for more widespread consumption. It was reported that morale rose when, for a while, these foods were enjoyed regularly by a whole platoon, even as it visibly fell when Fortune discontinued this particular favor. The allure of a change of diet was always irresistible to those long accustomed, but not adjusted, to the austere repetition of British rations."

Questo gruppo ha lavorato indicativamente dal 16 Ottobre 1943 al 12 Gennaio del 1944 fornendo (tra Pomigliano e Tavernanova), 200 posti letto. L'airfield a cui si riferisce il testo è quello di Pomigliano d'Arco.
Dal 26 Ottobre 1943 e fino al 13 Febbraio del 1944, fu associato il 32nd Ospedale da Campo, Terzo Plotone che aggiunse altri 100 posti letto.
Ed ecco una foto di una visita di ufficiali l'11 Dicembre del 1944. Sarà stato Pomigliano o Tavernanova?

fonte: http://www.ww2online.org/

Tavernanova menzionata in uno studio sull'uso del paleomagnetismo e magnetismo roccioso...

...per capire i processi vulcanici.
E questo è un motivo che ritorna spesso nelle mie ricerche. Nulla di che, sia chiaro, ma sapere che da qualche parte nel mondo qualche luminare conosca il nome "tavernanova" è molto sfizioso...
Il testo è qui, Tavernanova compare in una tabella all' interno dello studio "Temperatures of the pyroclastic density currents deposits emplaced in the last 22 kyr at Somma-Vesuvius (Italy)"

mercoledì 5 agosto 2015

5 Agosto: Festa della Madonna della Neve

E questa è la preghiera che i nostri avi contadini recitavano:

O Maria,
donna delle altezze più sublimi,
insegnaci a scalare la santa montagna
che è Cristo.
Guidaci sulla strada di Dio
segnata dalle orme dei Tuoi passi materni.
Insegnaci la strada dell'amore,
per essere capaci di amare sempre.
Insegnaci la strada della gioia,
per poter rendere felici gli altri.
Insegnaci la strada della pazienza,
per poter accogliere tutti con generosità.
Insegnaci la strada della bontà,
per servire i fratelli che sono nel bisogno.
Insegnaci la strada della semplicità,
per godere delle bellezze del creato.
Insegnaci la strada della mitezza,
per portare nel mondo la pace.
Insegnaci la strada della fedeltà,
per non stancarci mai nel fare il bene.
Insegnaci a guardare in alto,
per non perdere di vista
il traguardo finale della nostra vita:
la comunione eterna
con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.
Amen.

Per la vs. comodità riporto qui alcuni stralci a riguardo tratti da passati posts, altre info al link http://tavernanova.blogspot.it/2013/12/inventario-del-1919-della-cappella-di.html e sul sito del Santuario omonimo di Ponticelli, luogo che ha avuto molta influenza sulle vicissitudini tavernanovesi (http://www.santamariadellaneve.it/storia.htm):


"riporto quanto ritrovato in un recente documento della diocesi di Nola, che potete scaricare integralmente qui (G.Basile - A.Esposito "Pomigliano sacra: parrocchie-chiese-cappelle",2010):
La Cappella della Madonna della neve si trovava sulla Strada Regia, attuale via Nazionale delle Puglie.
Descritta nelle Sante Visite come cappella pubblica, mantenuta con le elemosine e tenuta da un curato economo che amministrava le anime di Licignano, essa era ritenuta una chiesa succursale dell’unica Parrocchia di San Felice in Pincis in Pomigliano. Quando fu eretta la seconda Parrocchia di Santa Maria delle Grazie, la Cappella di Tavernanova, dedicata a Santa Maria della Neve, fu riconosciuta sua rettoria con Bolla Vescovile del 5 ottobre 1856.
Nell’Apprezzo della Terra di Pomigliano, redatto nel 1750 dal notaio Ranucci per la vendita dei beni della famiglia Strambone, è riportata la Descrizione cappella della Madonna della neve, dirimpetto la Taverna Nuova: «La cappella sta situata su la Strada Regia di rincontro al taverna nuova e proprio nelle case che sono in sterminamento di Pomigliano, e consiste in una porta quadrata per la quale si entra nella medesima che è coverta con lamia a botte con lunette e col suolo d’astrico, tiene il suo altare di fabbrica e legno in testa col quadro della Beata Vergine sotto il titolo della neve, ed è mantenuta da padri di S. Severo di quella città, che ne hanno la proprietà, e vi fanno celebrare ogni festa».

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