sabato 30 agosto 2014

27 Settembre 1943: i tedeschi in ritirata passano per Tavernanova



La data rappresenta l'inizio delle Quattro Giornate di Napoli.
I tedeschi che battono in ritirata cercano di prendere la strada verso nord.
Nella zona di Ponticelli, un testimone spiega:

"[...] quanne s'è fatte il giorno 27...siamo usciti fuori...chille e tedesche, tutte e colonne tedesche ca venevane ra Napule, tutta via Argine, vicin'o cimitero, annanze o cimitero, arrivate 'ncopp'o ponte ccà, aro sta Gesù Cristo, e monache...giravene a sinistra e se ne ievene a Taverna Nova e ievene a Secondigliano, ievene a Casalnuove, Pomigliane d'Arche e se ne andavano da quella parte là, in ritirata. Allora 'ncopp a stu lastreche ccà, ca tenimmo cca 'ncoppe, saglieveme e...pum pum..sparaveme. Allora iye allà 'ncoppe sparave e tedesche ca se ne jevene...chille a là sparavane pure a 'nnuje, però ereme scieme allore...N'amiche dìo nuoste, 'o frate 'e Vittorio, nun ascette afore? Allora mentre se sparave, isse arapette 'o balcone pe accirere 'e tedesche...pum..e là 'o spariene e murette. Nu bellu giovane...Frateme era 'cchiù istruite, 'cchiù brave, in Africa era caporalmaggiore, avieri...[...]"

tratto da libro di Gabriella Gribaudi "Guerra totale: tra bombe alleate e violenze naziste : Napoli e il fronte meridionale, 1940-44" ed. B.Boringhieri (2005).

E' chiaro che a Tavernanova successe anche qualche cos'altro che i nostri genitori o nonni posson o raccontarci. Chiediamo loro di modo che la memoria preziosa di quegli anni non vada perduta: la memoria storica è sacra perchè intessuta della vita di chi ci ha preceduto, non dimentichiamolo!

sabato 23 agosto 2014

"...per darla alla luce nel nostro Italico cielo, gradisca e vivi felice"

Il titolo di questo post è l'epilogo dell'introduzione, dedicata al lettore, redatta da Paolo Petrini circa 300 anni fa, del suo "Atlante Partenopeo", da me visionato e parzialmente fotografato in quel della Biblioteca Nazionale dell'Abbazia di Montecassino.
Questo Atlante, composto da una sessantina di tavole, abbraccia tutto il mondo conosciuto all'epoca.
Paulucce si fece carico di rielaborare, ampliandole, altre mappe da lui raccolte e in una di queste tavole, dedicata alla Campagna Felice, ritroviamo quel luogo a noi caro che si chiama Tavernanova.
Al momento, per quello che so e per le ricerche che ho fatto, la mappa di Paolo Petrini dell'anno 1700 è la più antica in cui compare il toponimo "Tavernanova".


lunedì 18 agosto 2014

La fonte del Rubeolo detto Bolla negli scritti di G.A. Summonte

Cosa c'è di più bello che in estate facciamo un tuffo nel fresco? A Tavernanova, fino a qualche decennio fa, c'era anche questo.
E c'era anche la famosa Casa dell'Acqua (del '500), una sorta di casina di scambio delle acque sotterranee della sorgente Bolla.
La storia di questa sorgente è descritta nell'Historia della Città e del regno di Napoli  di Giovanni Antonio Summonte, redazione del 1748:



Liggenne liggenne, vedrete che si accenna anche al Sebeto:



Il resto lo potete ritrovare qui.

Buona lettura!


giovedì 14 agosto 2014

Il "Campo Romano" spiegato da Giovanni Villani

Questo toponimo ricorre spesso nelle pergamene legate ai luoghi arcoriani.
In un manoscritto di Giovanni Villano datato alla fine del secolo XIV, "Chroniche de la Inclyta Cita de Napole emendatissime ; Con li Bagni de Puzolo e Ischia", l'autore fa luce su questo "campo romano".
In questo post vi link una ristampa del '500: liggitavella sotto 'o 'mbrellone...




venerdì 8 agosto 2014

Il Silice ed il Rubeolo, fiumi arcoriani

Esempio (tradotto) - fonte C.Cerbone "Afragola feudale"

Il Silice lo si ritrova menzionato in alcune pergamene che trattano dei luoghi arcoriani. Nel libro di Candido Greco "Fasti di Somma" (1978) ne ritroviamo un accenno:

[...] in tale anno (1119) restituirono al Monastero dei SS. Severino e Sossio di Napoli la terra di S. Crisanto e di S.Maria Mercatora che era in loro possesso per diritto di conquista. La terra era in località detta Arcora (Pomigliano d'Arco) e confinava con la "via Summese" che, staccandosi dalla Napoli-Nola, raggiungeva Somma lì ove è oggi S. Anastasia.
Lungo questa strada scorreva il Silice, un ruscello che dava nome ad un sentiero che portava diritto all' Obbedienza di S. Crisanto e di S. Maria Mercatora e bagnava il podere de "il Toro" posto in territorio sommese [...]

Nello stesso testo dello studioso sommese troviamo accenni anche al Rubeolo o Bolla:

[...] ma dal fondo di un pozzo, dal quale avrebbe poi preso nome tutta la zona, saliva "un mormorio d'acqua come d'un rapidissimo fiume che corra", voce ancora indistinta che, propagandosi per vene sotterranee, solo ad un miglio di distanza usciva fuori "con spessi bolli", il Rubeolo, più noto con il nome di Bolla.

La zona è quella della Massaria Paradiso, nei pressi di S.Maria del Pozzo (...ma guarda...); la zona di fuoriuscita del Rubeolo era proprio nei pressi della Massaria Preziosa, nel casale di Santo Nastasio.

Nel testo di C. Greco è anche presente una foto del pozzo nei pressi della massaria Paradiso (fig. 75).

Grazie per le visite e buona estate a tutti!


martedì 5 agosto 2014

5 Agosto: la comunità agricola tavernanovese è in festa...

...e tutto il popolo, proveniente dalle Masserie limitrofe: Manna, Ferrara, Filichito, Chiavettieri, Romano, Marcomanna, Monte Zi Carlo, etc. insieme a chi aveva la propria abitazione sulla via Regia delle Puglie partecipò alle Sacre Funzioni nella Cappella di fronte alla grancia benedettina.
Sicuramente fra questi c'era qualcuno dei nostri avi...e c'era pure una statua lignea della Madonna della Neve che, ricordo, si trovava nelle scale interne della parrocchia dell'Addolorata, quelle che portavano nelle stanzette superiori (dove c'era pure la prima ed unica radio libera tavernanovese: Radio Genesi, ricordate?).

Della Radio si sa che fine ha fatto..ma di quella statua?

Canale Youtube - La playlist...

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