sabato 14 maggio 2011

Il Sebeto sulla mappe...e non solo!

Siamo nel 1602. Il Cavallari "rivede" a modo suo una mappa del noto umanista Ambrogio Leone da Nola.
In questa mappa (non vi aspettate precisione a livello GPS...) si leggono alcune cose per noi importanti:


- Nola, a seguire verso sinistra Marianu (Marigliano) e poi Pompeianu (Pomigliano). Il concetto di distanza è vago e non potremmo chiedere di più.
- Il Sebeto (Sebetus F.) e, nei pressi, la Palus Neapolis (la palude), con un altro "RIVUS" che non riesco ad identificare.

Una mappa un poco più ampia è questa del 1616, redatta dal maestro Alessandro Baratta:


Tale stampa venne eseguita come addendum all'opera "Panegyricus”, redatta dal Marchese di Cusano, Garcia Barrionuevo, e dedicata al Vicerè spagnolo, Pedro Fernandez de Casto
Nello specifico, l'opera venne realizzata per “contemplare” le bonifiche fatte nell’area campana svoltesi sotto la reggenza del vicerè e in particolare a commemorazione della realizzazione dell’acquedotto del Carmignano che riforniva la città di Napoli delle acque di Serino


Se notate quella serie di puntini che si dipana da Napoli verso Nord, Nord-Est, si nota che quello di sinistra lambisce quasi la scritta che, SEMBREREBBE indicare Casalnuovo, mentre quella di destra SEMBREREBBE indicare una scritta Salice (cioè abbasce 'o Salice).
Da qui capiamo che nel 1616, Casalnuovo ed il Salice erano già menzionate sulla mappa.
Tavernanova in quanto tale non esisteva ancora ma...non diamo ancora nulla per scontato, pure perchè in tali "carte" venivano menzionate solamente gli agglomerati più importanti.

Dunque, la serie di puntini DOVREBBE essere la traccia di un acquedotto, di quelli "ad arco" (immaginate i luoghi che erano lambiti da queste arcate: le persone aggiungevano sempre qualche "arco" alla fine: Pomigliano d'xxxx, Madonna dell'xxxx, via xxxxra, etc. etc.), che portava l'acqua dalle sorgenti del Serino fino a Napoli.
La linea tratteggiata, che da Napoli si vede qui attraversare Poggioreale (Poggi-poggi), Salice e Pomigliano etc. è la Via Regia delle Puglie...che ve lo dico a fare!

Una ulteriore mappa che Vi propongo è la seguente, del 1692, che ritengo ancora più interessante:


L'autore è Francesco Cassiano De Silva che vuole illustrare a Martio Pacceco Carafa, Duca di Maddaloni, le parti più "considerabili" della Provincia di Terra di Lavoro.
Qui vediamo chiaramente il Sebeto, da cui alla sorgente si diparte un'acquedotto, e la Masseria "La Preziosa".

Concludo allora per oggi riportandoVi quanto a sua volta riportato in "Don Pietro di Toledo e la riscoperta
dell’Acquedotto Augusteo (una quadriennale fatica commissionata a Pietrantonio Lettieri)" a cura di G.Giacco per vesuvioweb.com:

e quindi descrisse f o n t e , p r i n c i p i o e t  v i a dell’acquedotto e ne relazionò nel 1560: la fonte del Serino si trova nella valle de Sabatho, poi il corso d’acqua sprofonda e esce a Mercato S.Severino e continua per Nocelleto, monte Ayello (o Avello?), Cesenole, Le Bellezze, Mortellito, Lanzara, Serra de Paterno, piano de Sarno, Palma; quindi s’infossa di nuovo e prosegue sottoterra fino alla masseria Preziosa, poi . . . a r c h i   g r a n d i  f ì  a l l a  t a v e r n a  d e  Ca s a l e n u o v o  a l a  v i a  p e r  l a  q u a l e  s e  v a  d a  Na p . a d  Ac e r r a  d e l l i  q u a l i  n e a p p a r e n o  mo l t i  v e s t i g i j  e t  d a  d e t t i  a r c h i  u n o  c a s a l e  l l à  v i c i n o  s e  d i c e  Pomi g l i a n o  d e  Ar c o , q u a l e  f ò  d e l o  S i g . Co n t e  d e  Ma d a l o n i ; e t  i n  mo l t i  l u o g h i d e l  p r e d . c a s a l e  e t  a n c ò  d e l  c a s a l e  d e l a  f r a g o l a , c h e  s t à  n o n  mo l t o  l o n t a n o  a p p a r o n o  mo l t i  f r a n t umi  n e l i  l u o c h i  d o v e  e r a n o  d e t t i  a c q u e d o t t i  e t  f o rma  l i  f a b r i c a t i  i n  l o r o  e d i f i c i j ; Et  e s e q u i t a  d e t t o  f o rma  l e  p e r  s o t t o  t e r r a  p e r  l a  r e g i o n e  d e l  p r e d .  c a s a l e  d e l a  f r a g o l a . . .
Si parla di un acquedotto che portava acqua dalle fonti del Serino fino a Napoli; questo acquedotto, che sottoterra arrivava  all'altezza della Masseria Preziosa, ne riusciva poi su grandi arcate "fino a la taverna de Casalenuovo...": se questa è Taverna nova, significa che il suo primo nucleo, che vedremo in cosa consisteva, è datato 1560!

A presto.

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