giovedì 26 marzo 2020

Luglio 1435 - altre precisazioni su Micheletto Attendolo

Paolo Uccello - Battaglia di S.Romano
Già introdotto in questo post di un paio di anni fa, Micheletto Attendolo, condottiero di ventura, è stato nei pressi di Pomigliano per quasi tutto il mese di Luglio del 1435.
Si mosse alla fine del mese per raggiungere Napoli, "vene a fare husgire e· re Ranato di Napoly colla cunpangnia … per andare in trehunffo", dove arrivò il 3 Agosto.
Il suo accampamento al Dogliolo, nei pressi di Poggioreale, ci permette con buona probabilità di asserire che, se non espressamente nel mese di Luglio, nei primi giorni di Agosto il condottiero e la sua armata attraversarono i nostri luoghi arcoriani.

Ricordo qui che a Napoli era arrivato Renato d’Angiò, liberato dalla prigionia del duca di
Borgogna durante il mese di febbraio 1435.

Si ritrova ancora il Campo di Pomigliano quando, nel 1438, al suo tesoriere Bartolomeo da Vignola trattenutosi in Napoli, gli affidò una grande somma di danaro "in Pomiglano a canpo per comandamentto li stribuysse a chi dicea Micheletto, di quali me ne dia asengnare rasgione"

(fonte: E. Vittozzi - "Micheletto degli Attendoli e la sua condotta nel regno di Napoli)

In un testo del XVI secolo un racconto dell'indimenticato Tatonne 'e Galiota

Quando si parla di tradizione orale contadina....tutti attenti dovremmo essere.
E così, giusto per questi tempi coronaviralici, viene fuori che un racconto che Tatonne'e Galiota soleva raccontarci nel Bar Porcaro a Tavernanova risale ad un testo del XVI secolo...


Questo testo ripercorre la medesima struttura narrativa e organizzativa del Decamerone di Boccaccio e apre la strada a "Lo cunto de li cunti" di G. Basile.

Il racconto di zie Tatonne lo trovate nella pagina "Storielle e Filastrocche" ma cominciate a leggere questo qui:




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