domenica 24 settembre 2017

don Viscardi Menzione e la processione dei "Misteri"...

La tomba di don Giuseppe Viscardi Menzione nella Parrocchia tavernanovese
Leggo così su di una pagina internet curata da Eduardo Ambrosio, un terzigese (abitante di Terzigno) come lo era il don Giuseppe Viscardi Menzione, primo parroco tavernanovese:

"IL GIOVEDI' santo, negli anni Trenta, un sacerdote terzigese, Don Viscardi Menzione, di felice memoria, fu il promotore di una processione detta dei "Misteri", la quale girava non solo per il paese, ma anche in Poggiomarino, Flocco, Casilli e Santa Maria La Scala, dalla tarda mattinata fino a tarda sera; si fermava in tutte le chiese ove c'era il "Sepolcro" per una visita al S.S. Sacramento e poi venivano cantate le strofette, forse arie metastasiane, sulla passione del Signore. Era un vero spettacolo di fede,offerto da uomini del popolo, profondamente cristiani. Inoltre, fino agli anni Quaranta, in piazza a Terzigno giungeva, nel pomeriggio, una processione dalla località Piano del Principe ('o Chian') detta "'e Vvirgenelle" composta in gran parte da ragazze vestite di bianco e da alcuni adolescenti vestiti da antiche soldati romani, i quali trascinavano, per così dire, un giovane che impersonava Gesù. Non mancavano le "pie donne" che accompagnavano Gesù sul Calvario. Si svolgeva un sacra rappresentazione, usando il testo scritto da Fra' Jacopone da Todi, autore del Trecento. Dopo la parte recitata, venivano eseguiti dei canti, sempre aventi come argomento la passione di Gesù."



Chissà se il don propose tale manifestazione anche al villaggio tavernanovese...comune il 28 Settembre cadono i 78 anni dalla scomparsa: lo ricorderemo?

giovedì 21 settembre 2017

17 Settembre 1943: il ricordo delle vittime della tragica incursione su Casalnuovo

fonte: Istituto Geografico Militare Italiano
"Il 17 settembre fu una giornata nera per i paesi vesuviani; fra le zone coinvolte in una serie di attacchi compiuti dai cacciabombar­dieri americani, anche il centro di Casalnuovo finì colpito dal lutto , quando furono sganciate bombe sulla zona della stazione ferroviaria, dove in poco tempo si sviluppò un incendio a causa della presenza dei vagoni-cisterna con del carburante a bordo.
I fratelli De Maria, Mario e Angelo, che abitavano nel palazzo all’epoca in Via Benevento 69, accorsero a vedere le fiamme, insieme a molti altri. Quando i ragazzi arrivarono all’altezza del numero 73, caddero altre bombe che andarono dapprima a colpire lo Stabili­mento della Partenope di fronte, adibito alla riparazione degli accu­mulatori per i sommergibili della Regia Marina, poi l’intero corpo di fabbrica sul lato sinistro della strada; morì sotto le macerie Angelo De Maria, insieme ad altre 30 persone, i cui nomi sono incisi su una lapide affissa nei pressi della Chiesa del Carmine in Via Benevento 36
".
(fonte. S.Pocock - Campania 1943 - Three mices book)

martedì 19 settembre 2017

Le cartoline dell'Addolorata di don Viscardi Menzione...

"Volete grazie dall'Addolorata?
Fate una novena recitando tre Pater, Ave Gloria e Salve Regina.
Durante la novena frequentate i Sacramenti e promettete una elemosina per la chiesa che si è iniziata a Tavernanova.
Per ischiarimenti, fiorellini ed oggetti di divozione rivolgersi al parroco"

firmato Menzione Viscardi

E' il testo stampato sul retro di una cartolina degli anni 1930-1940, per promuovere la Parrocchiale tavernanovese.




venerdì 8 settembre 2017

74 anni fa, 8 e 9 Settembre 1943: Mauro Errichiello di Casalnuovo organizza la Resistenza...


...nel territorio casalnuovese. Come già riportato in un post precedente, Mauriello 'o sciumme già dal 5 Settembre aveva cominciato un certo "sondaggio", cominciando da quei giovani che volevano evitare di lavorare per i tedeschi.
L'8 Settembre 1943 però, L'Italia firma l'armistizio con l'Inghilterra e gli Stati Uniti e questo avvenimento diede il via alla effettiva organizzazione di una ala protopartigiana nel nostro territorio.
Scrive Simon Pocock:

"All’alba del 9, un generale di divisione italiana, forse lo stesso Ettore Del Tetto, comandante della Difesa Territoriale di Napoli, passò per la Via Nazionale delle Puglie, proveniente da Casamarciano dove il comando del 19° Corpo d’Armata del Generale Pentimalli si era appena trasferito. Fu detto ai vari reparti italiani dislocati lungo la strada di tornarsene a casa, episodio di cui fu testimone il caporale Mario Mattiuzzo, di stanza con una compagnia di mitraglieri nel vici­nissimo territorio di Casoria, alla Cittadella. La maggior parte dei soldati italiani seguirono il consiglio del generale, rompendo gli ottu­ratori delle loro armi e scappando via.
Nel periodo del dopo-armistizio, quindi, si aggiunsero alla banda di Errichiello una decina di soldati sbandati dalle varie batterie e così quest’ultimo finì per trovarsi a capo di una vera e propria compagnia di combattenti.
Dinanzi all’abbandono delle loro responsabilità da parte delle autorità militari e civili, una parte della popolazione civile non potette vincere la tentazione, o la necessità, di appropriarsi di pro­prietà pubbliche e private: così, il 9 settembre furono svaligiati i locali dell’Officina dell’Aeronautica Militare, davanti alla Stazione della Ferrovia di Stato in Via Roma, l’attuale Ex-Moneta, in Via G. Falcone.
" (fonte S.Pocock "Campania 1943 - Vol.II).

Saluto al capo Errichiello!

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