mercoledì 30 novembre 2011

Ci avviciniamo al 1701

Ho ritrovato una ristampa (sempre su Google Libri, ovvio...) di un libro che riprende gli accadimenti legati alla congiura del principe di Macchia in quel del Regno di Napoli.
Praticamente, la nobiltà del Regno vuleva fà fore 'e spagnole doppe ca era muorte o Re 'e Spagna Carle siconde.
Questo Carlo II apparteneva alla famiglia degli Asburgo(austriaci), che nun vulevane mullà 'o Regno delle due Sicilie.

Tra i vari documenti che questo libro del 1861 propone, vi sono le note dei carcerati che si trovavano a Castel Nuovo a Napoli nel 1701:


e tra questi ho trovato il seguente Giovanni di Rienzo, graziato poi dal Re:


Ovviamente, come è noto, dobbiamo andarci con i piedi di piombo, ma quale è la taverna nova più vicino a Somma ? Tenente presente che a quell'epoca l'urbanizzazione non era densa come ora: da Somma a Pomigliano c'erano solo terre coltivate e paludi, poi il nulla, così come da Pomigliano a Tavernanova. 
Scrivere "vicino la taverna nova" - in un contesto dove viene riportata anche la città di Somma - 9 su 10 è si tratta proprio il nostro paese; se a ciò vi aggiungiamo che a quei tempi verosimilmente vi era attiva una dogana...per chi leggeva il documento doveva essere chiaro dove questo signore era stato carcerato (che qui sta per catturato): quale posto migliore per far capire la zona ?

Il libro è il seguente:


Questo libro è scaricabile in formato pdf cliccando qui

lunedì 21 novembre 2011

Un piccolo web-album...

...che raccoglie le foto scattate sui documenti reperiti all'Archivio Diocesano di Nola.
Lo troverete a destra sulla pagina.

Buona visione.

venerdì 18 novembre 2011

Cavalli quattro ogni barile di vino...stamme all'Osteria dè R. PP. di S. Severino

E fa pure rima!


Il cavallo era una moneta emessa da Ferdinando I, re di Napoli e di Sicilia, nel 1472 e durò fino al 1498.
Dopodichè, nella stessa forma di cavallo, fu ripreso nel 1626 e ri-abolito praticamente agli inizi del 1800.
Le cosiddette "pezzature" erano da 2,3,4,6 e 9 Cavalli.
Una immagine di un 4 cavalli la posto qui:


Moneta da 4 cavalli del 1791


Queste informazioni ci servono per poter individuare al meglio la nascita "ufficiale" di Tavernanova.
Ma come ?
Quando gli Strambone acquisirono il casale di Pomigliano d'Arco, con tutti gli annessi ed i connessi, il territorio di Tavernanova faceva parte di questi. Parliamo del 1641.
Nel decennio che va dal 1740 al 1750, la casata degli Strambone iniziò a voler mettere in piedi una specie di "catalogo" dei beni posseduti, diciamo pure un catasto.
In questo catasto allora troviamo, come riportato nel libro di C.Aliberti "Pomigliano d'Arco: Sistematica Enciclopedica di Storia locale" Vol 1 -1998:
(...) chianca, Maccaronia ed Osteria dè PP. di S.Severino di Napoli sita in tenimento di detta terra di Pomigliano d'Arco detta la Taverna Nova
 Da questi possedimenti, venivano riscosse le tasse per i pesi e le misure, e non solo!
le quali esigono un tornese a tomolo qualunque sorte di vettovaglie che si comprano o vendono da qualsiasi voglia persona Cittadina, 'o forestiera, Cavalli tre ogni mezzo tomolo dello stesso modo, cavalli quattro ogni barile di vino; che da venditori di vino si compra e vende a qualunque persona grani, 2 e mezzo per ogni barile di vino grana due per il peso di qualsiasi robba che si compra e vende all'ingrosso e che passi il cantaro e grana uno da ciascuna persona che porta la bilancia per vendere frutti o altro
'A cosa bbella è o' càntare...

Ora, quando fu fatto questo lavoro, i notai non fecero altro che acquisire le vecchie carte dei Del Balzo con l'elenco dei possedimenti ed integrarle con quelli nuovi. La moneta da 4 cavalli (e quella da 3) fu introdotta nel 1626. Il passaggio di proprietà è del 3 Agosto 1641.

Se diamo quasi certa una notizia su "Taverna Nuova all'Arco" e che nel 1631 il terremoto+eruzione del Vesuvio (Dio scampi e liberi...) ha fatto danni tali che l'arco è andato distrutto, possiamo certamente spingere la data di battesimo di Tavernanova a non oltre il 1626. Forse qualche anno prima e non dopo...

Comunque, continuando a leggere questo libro, capisco che chiunque volesse esentarsi dal pagare questo tipo di tasse sulla vendita, doveva altresì pagare una certa quota.

mercoledì 16 novembre 2011

Le visite del Vescovo di Nola alla Cappella di S.Maria della Neve

Abbiamo già scritto più volte su questa cappella, ma un ripasso non fa mai male...
La cappella è stata costruita nello stesso periodo di attività della grancia che vi è di fronte. Al momento una ipotesi da valutare è che i monaci della Masseria "Preziosa", nel momento in cui è stata rifatta la via Regia delle Puglie (fine del 1500), abbiano voluto posizionarsi proprio lungo la strada che si stava proponendo come la via principale per arrivare in Puglia attraverso l'Irpinia.
Proprio dove ci sarebbe stata una dogana reale, con il confine segnato dai resti dell'arco dell' acquedotto? Chissà...

Prevedendo quindi forti traffici di merci (e di persone), ecco la creazione della una nuova taverna (ed io mi chiedo: forse forse che ve ne era un'altra più vecchia in zona ??) e, con il passare degli anni, visto l'aumento della popolazione in zona, anche la costruzione della piccola cappella (inizi del 1600 ??).
Comunque, nella mia ultima visita all'archivio diocesano di Nola, ho potuto riportare alcune foto che riguardano antichi documenti che attestano delle visite che il vescovo di Nola faceva in talune occasioni nella piccola chiesetta del nostro paese.

Eqquole qua! (per ora pubblico le più significative; a breve metterò un album pubblico)


Visita del 1765


Visita del 1738

sabato 12 novembre 2011

Mappe e mappine

Il titolo è divertente, ma in attesa di una foto aerea del 1954 a più alta risoluzione, vi passo alcune mappe in cui distintamente si vede "Tavernanova". Le mappe sono di tipo topografico (nun l'anna disegnate 'e surece, però):

Reale Uff. Topografico Militare - 1828

Istituto Geografico Militare -1876

Istituto Geografico Militare - 1926

Le cartine che qui vedete sono state trovate sul sito degli amici afragolesi Afragola Story
Ed ora, in attesa di ricevere la tanto sospirata foto aerea, vedo di pubblicare le foto dei documenti delle Visite dei Vescovi di Nola alla Cappella della Madonna della Neve.

P. S. - Da qualche parte nel blog ho riferito che la attuale Parrocchia di Maria SS.ma Addolorata è stata fondata negli anni '50. In realtà era il 1929...sorry

sabato 5 novembre 2011

La caduta dell'Arco a Tavernanova

Siamo in ambito di pura ipotesi. Qui sotto vi sono due mappe da Voi ben conosciute: la prima è del 1616.


La seconda serie di puntini, a partire da sopra e che attraversa la strada verso Pomigliano, rappresenta le arcate dell'acquedotto. Ricordate 1616.
Poi:


E' l'anno 1692. Ci mancano dei pezzi del giocattolo acquedotto.
La colpa è del Vesuvio, che ebbe una disastrosa eruzione nel 1631, insieme con terremoti vari. Ovviamente, una struttura in disuso da più di 100 anni quale l'acquedotto, vecchia già allora di oltre 1500 anni, viene distrutta.
Infatti nella mappa potete osservare che l'autore ne disegna un pezzo superstite proprio a ridosso della via Nazionale.

Quindi possiamo dire che l'arco che attraversava il paese è stato distrutto nel 1631; se non distrutto dal terremoto, sicuramente fu abbattuto per motivi legati alla viabilità di quell'epoca.
Rimane quindi un pezzo che si affacciava grosso modo sulla Nazionale. Ma dove ?

Il Palazzo Gaudiosi (ex- Grancia dei Monaci che gestivano la taverna nuova da cui poi abbiamo il nome) negli anni '40 si presentava così:

1945 - via nazionale verso Pomigliano
A sinistra in fondo noterete l'inizio della via Zi Carlo. E vedete pure come il complesso Gaudiosi venga praticamente "tagliato" dalla strada (in pratica parlo dell'ampio terrazzo), come se all'origine vi fosse un'ostacolo per cui i monaci dovettero fermarsi nella costruzione. Ricordo qui che, volendosi basare sulla "dedicazione" a S.Maria della neve della chiesetta di fronte al complesso, non possiamo andare più indietro della prima metà del 1500 per poter indicare la nascita del luogo "Tavernanova", questo perchè solo nel 1520 - a Ponticelli - fu dedicata la prima Parrocchia a tale titolo mariano, gestita appunto dai monaci di SS.Severino e Sossio.
Per non annoiarvi troppo: la mia idea è che un pezzo delle arcate dell'acquedotto era situato proprio a ridosso di quella che era via Zi Carlo: i monaci non poterono andare oltre con la costruzione e la via, per poter raggiungere la Masseria Zi Carlo (e da lì Licignano) ha dovuto fare una "innaturale" curvatura proprio per la presenza della struttura dell'acquedotto.

Ed a questo punto, la Chiesetta, che dovevasi trovare proprio sul punto di passaggio dell'arco opposto a via Zi Carlo (direzione Pacciano), sarà stata mica costruita dopo il 1631 (e quindi anche la grancia dei monaci) ????

Ci vorrebbe una foto aerea con una migliore risoluzione. La troverò a Somma....
Una buona serata a tutti: grazie p'a pacienza!

Foto dal 1961...

...rilasciate dal mio amico Luigi della Masseria Guadagni.
Le trovate nel Web album a destra.



...che bello. Il matrimonio di tanti anni fa.
Godiamoci queste foto!

Un grazie a Luigi! Hai riportato così in vita -per un istante- tante persone care!!!!

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