sabato 5 novembre 2011

La caduta dell'Arco a Tavernanova

Siamo in ambito di pura ipotesi. Qui sotto vi sono due mappe da Voi ben conosciute: la prima è del 1616.


La seconda serie di puntini, a partire da sopra e che attraversa la strada verso Pomigliano, rappresenta le arcate dell'acquedotto. Ricordate 1616.
Poi:


E' l'anno 1692. Ci mancano dei pezzi del giocattolo acquedotto.
La colpa è del Vesuvio, che ebbe una disastrosa eruzione nel 1631, insieme con terremoti vari. Ovviamente, una struttura in disuso da più di 100 anni quale l'acquedotto, vecchia già allora di oltre 1500 anni, viene distrutta.
Infatti nella mappa potete osservare che l'autore ne disegna un pezzo superstite proprio a ridosso della via Nazionale.

Quindi possiamo dire che l'arco che attraversava il paese è stato distrutto nel 1631; se non distrutto dal terremoto, sicuramente fu abbattuto per motivi legati alla viabilità di quell'epoca.
Rimane quindi un pezzo che si affacciava grosso modo sulla Nazionale. Ma dove ?

Il Palazzo Gaudiosi (ex- Grancia dei Monaci che gestivano la taverna nuova da cui poi abbiamo il nome) negli anni '40 si presentava così:

1945 - via nazionale verso Pomigliano
A sinistra in fondo noterete l'inizio della via Zi Carlo. E vedete pure come il complesso Gaudiosi venga praticamente "tagliato" dalla strada (in pratica parlo dell'ampio terrazzo), come se all'origine vi fosse un'ostacolo per cui i monaci dovettero fermarsi nella costruzione. Ricordo qui che, volendosi basare sulla "dedicazione" a S.Maria della neve della chiesetta di fronte al complesso, non possiamo andare più indietro della prima metà del 1500 per poter indicare la nascita del luogo "Tavernanova", questo perchè solo nel 1520 - a Ponticelli - fu dedicata la prima Parrocchia a tale titolo mariano, gestita appunto dai monaci di SS.Severino e Sossio.
Per non annoiarvi troppo: la mia idea è che un pezzo delle arcate dell'acquedotto era situato proprio a ridosso di quella che era via Zi Carlo: i monaci non poterono andare oltre con la costruzione e la via, per poter raggiungere la Masseria Zi Carlo (e da lì Licignano) ha dovuto fare una "innaturale" curvatura proprio per la presenza della struttura dell'acquedotto.

Ed a questo punto, la Chiesetta, che dovevasi trovare proprio sul punto di passaggio dell'arco opposto a via Zi Carlo (direzione Pacciano), sarà stata mica costruita dopo il 1631 (e quindi anche la grancia dei monaci) ????

Ci vorrebbe una foto aerea con una migliore risoluzione. La troverò a Somma....
Una buona serata a tutti: grazie p'a pacienza!

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