mercoledì 16 novembre 2011

Le visite del Vescovo di Nola alla Cappella di S.Maria della Neve

Abbiamo già scritto più volte su questa cappella, ma un ripasso non fa mai male...
La cappella è stata costruita nello stesso periodo di attività della grancia che vi è di fronte. Al momento una ipotesi da valutare è che i monaci della Masseria "Preziosa", nel momento in cui è stata rifatta la via Regia delle Puglie (fine del 1500), abbiano voluto posizionarsi proprio lungo la strada che si stava proponendo come la via principale per arrivare in Puglia attraverso l'Irpinia.
Proprio dove ci sarebbe stata una dogana reale, con il confine segnato dai resti dell'arco dell' acquedotto? Chissà...

Prevedendo quindi forti traffici di merci (e di persone), ecco la creazione della una nuova taverna (ed io mi chiedo: forse forse che ve ne era un'altra più vecchia in zona ??) e, con il passare degli anni, visto l'aumento della popolazione in zona, anche la costruzione della piccola cappella (inizi del 1600 ??).
Comunque, nella mia ultima visita all'archivio diocesano di Nola, ho potuto riportare alcune foto che riguardano antichi documenti che attestano delle visite che il vescovo di Nola faceva in talune occasioni nella piccola chiesetta del nostro paese.

Eqquole qua! (per ora pubblico le più significative; a breve metterò un album pubblico)


Visita del 1765


Visita del 1738



Visita del 1764
Per concludere l'opera di oggi, vi riporto una corretta descrizione di grancia:
Il termine Grancia si riferisce ad un insediamento monastico, di solito di limitate dimensioni, con annessi granai, depositi, stalle ecc.:
In sostanza una piccola azienda agricola, gestita da monaci e dipendente da una casa madre.
Queste strutture conobbero enorme diffusione soprattutto nei secoli XI e XII d.c., a seguito delle cospicue donazioni di territori, immobili e servi da esponenti della nobiltà feudale in favore di monasteri ed abbazie.
Capitava sovente che a gestire i possedimenti così acquisiti venisse inviato un manipolo più o meno consistente di religiosi, con compiti di amministrazione e di organizzazione del lavoro.
A tutto ciò non era estraneo lo scopo di favorire il reinsediamento umano ed agricolo in località che nei secoli precedenti erano state abbandonate ovvero di favorire l'utilizzo o la bonifica di nuove aree agricole.
Attorno a tali centri, infatti, sorgevano e si sviluppavano insediamenti abitativi destinati ad ospitare prima i servi della Grancia (che ne lavoravano i terreni) con le loro famiglie e successivamente tutti coloro che si fossero posti al servizio e sotto la protezione dei monaci.
A presto!

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