lunedì 30 luglio 2018

UNA CHIESA DEL XI - XIII SECOLO GIÙ A VIA CASAMANNA: EP. XI

Eccoci giunti all'ultimo episodio della saga, se così la vogliamo chiamare.
L'intero "lavoro" ha avuto come fonte ispiratrice il prezioso articolo del Prof. Giacinto Libertini "METODOLOGIA PER LA RICOSTRUZIONE VIRTUALE DELLA TOPOGRAFIA DI UN TERRITORIO IN EPOCA ROMANA" e le conclusioni a cui siamo arrivati tengono conto di alcune testimonianze di residenti casamannesi.

Una prima testimonianza riguarda la presenze di un ambiente a cupola che fu ritrovato negli anni '60 durante lo scavo al di sotto di un "vano" presente oggi proprio nel perimetro della "chiesa"; una seconda testimonianza (ma ne ricordo altre) ci parla della presenza di tombe di epoca romane ritrovate negli anni proprio nelle adiacenze di questo supposto "antico" edificio legato a S. Martino, se non addirittura di epoca etrusca.

Per tali motivi, vista anche l'orientazione della struttura, è molto probabile che essa sia stata primariamente un sito (area sepolcrale / tempio) di culto di epoca romana (se non più antico). La sua marcatissima orientazione a nord, praticamente in contrasto con la direzione delle strutture adiacenti, farebbe pensare che nei secoli successivi si sia voluto tenere conto della sacralità del luogo (e del suo originale orientamento), evitando così di costruirci sopra secondo le misure della centuriazione Nola III.
Successivamente all'anno 79 quindi, man mano che il culto cristiano si sovrapponeva anche materialmente a quello pagano, su ciò che rimaneva del sito sono stati poi costruiti luoghi dedicati al culto cristiano, facendo sfociare tutto ciò, a partire dai primi secoli dell'anno 1000, nella costruzione di un tempio dedicato a S. Martino; tale chiesa avrebbe permesso ai contadini delle campagne nelle zone arcoriane di poter soddisfare i precetti religiosi senza allontanarsi troppo dal luogo di lavoro.

Qualsiasi vostro commento è bene accetto. Grazie per le visite.

Ricostruzione abside Pieve di S. Genesio (X-XI sec.), struttura verosimilmente uguale a quella ipotetica di S. Martino di Arcora


sabato 21 luglio 2018

UNA CHIESA DEL XI - XIII SECOLO GIÙ A VIA CASAMANNA: EP. X

L'area in cui si trova questa costruzione è, secondo lo studio di "G. Libertini, B. Miccio, N. Leone e G. De Feo - L’acquedotto augusteo del Serino nel contesto del sistema stradale e dell’urbanizzazione del territorio servito nell’Italia Meridionale" presentato nel 2014 in Grecia (nell'ambito dell' IWA Regional Symposium on Water, Wastewater & Environment: Traditions and Culture) a cavallo di due centuriazioni romane.
Queste centuriazioni - che possiamo definire come aree di territorio con dimensioni prefissate - sono state successivamente denominate, in base a talune caratteristiche:

- Nola III 
- Neapolis

Centuriazione: Nola III (reticolo giallo); Neapolis (reticolo verde)
L'area casamannese è quella cerchiata in nero che vedete sull'immagine tratta dal documento menzionato prima.
L'ipotesi preminente, osservando l'orientamento della presunta chiesa romanica (fortemente a Nord), è che essa sia stata costruita in un periodo in cui l'area era accatastata (diciamo così) secondo il modello Neapolis mentre il resto delle costruzioni intorno hanno seguito successivamente l'orientamento legato al modello Nola III.
Veniamo ora alle datazioni:

Le zone della centuriazione denominata Neapolis si ritrova all'epoca di Ottaviano Augusto, parliamo di un periodo che va dal 44 a.C. al 14 d.C.

Le zone che invece erano state tracciate in periodo Vespasianeo (centuriazioni Nola III) risalgono tra il 69 e il 79 d.C. (anno dell'eruzione che cancellò Pompei e le zone limitrofe, modificando profondamente anche il territorio arcoriano).

Queste datazioni potrebbero essere portatrici di una ipotesi che vi andrò ad illustrare nell'ultima puntata...

Bibliografia:
  • G. Chouquer, M. Clavel-Lévêque, F. Favory, JP. Vallat - "Structures agraires en Italie centro-méridionale. Cadastres et paysages ruraux" - Rome : École Française de Rome, 1987, 432 p. (Publications de l'École française de Rome, 100)
  • G. Libertini, B. Miccio, N. Leone e G. De Feo - "L’Acquedotto Augusteo del Serino nel contesto del sistema viario e delle centuriazioni del territorio attraversato e delle civitates servite" in Rassegna Storica dei Comuni, Anno XLIII (n.s.), n. 200-202, Gennaio-Giugno 2017



sabato 7 luglio 2018

UNA CHIESA DEL XI - XIII SECOLO GIÙ A VIA CASAMANNA: EP. IX


Il secondo aspetto riguarda l'orientamento (e il posizionamento) il vertice basso a sinistra è in perfetto allineamento a Nord (40 54' N, 14 21' E), in barba a tutte le costruzioni intorno ad essa, che sono allineate verso N-E.
L'orientamento precisissimo (verso nord) è tipico degli accampamenti romani: è il cardo maximus.

Le due differenze di allineamento citate poc'anzi hanno una spiegazione, considerando anche che nell'antichità, laddove era possibile, le chiese venivano orientate con l'abside che guardava verso il sole nascente, simbolo di Cristo.
Perchè allora questo antico (fantasioso?) edificio casamannese è orientato verso Nord? E perchè vediamo le altre case seguire grosso modo un orientamento verso N-E (almeno nei pressi).

La risposta a questo quesito ci dirà che prima della chiesa vi era qualche altra cosa...ed in epoca ancora più antica...fantasie?
Chissà...ma sappiate che il cardo era sacro agli etruschi....

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