1872 - G. De Nittis "Strada da Napoli a Barletta" |
L' antica via Appia, menzionata così impropriamente da S.Paolino da Nola in un suo carme (n.29) composto nel 400 d.C. è la medesima strada che attraversa il centro tavernanovese.
Scrive Carlo Ebanista in un suo saggio "Dall'antichità all'età moderna":
"Il tracciato, noto nel medioevo come via antiqua e in età moderna come Strada regia, Cammino o Consolare di Puglia, si sovrappose nel tratto iniziale alla via Neapolis-Abellinum che non è menzionata esplicitamente da geografi e cartografi antichi, ma la cui esistenza è comprovata da testimonianze letterarie ed epigrafiche.[...] A testimonianza della continuità d’uso della strada Neapolis-Abellinum, sia pure con le inevitabili modifiche e deviazioni, le fonti medievali indicano come via antiqua il tratto che da Napoli conduceva a Nola; un documento del 944, relativo al territorio di Pumilianum foris arcora (attuale Pomigliano d’Arco), menziona, infatti, la via antiqua, que dicitur Arenarum.[...] Negli anni 1309 e 1315 Roberto d’Angiò fece eseguire dei lavori nel tratto
Napoli-Nola, a testimonianza della costante attenzione dei sovrani angioini per questa importante strada che collegava la capitale ad Avellino e alla Puglia. Interventi di modernizzazione del tracciato viario vennero commissionati in età vicereale dal duca di Alcalà (1559-71). L’itinerario postale delle Puglie, sin dall’epoca di don Pedro de Toledo (1532-53), seguiva la via che da Napoli,
attraverso Marigliano e Cimitile, conduceva ad Avellino [...]".
Queste considerazioni sono molto importanti per una ricostruzione storica generale dell'area tavernanovese, probabilmente molto più antica di quello che ci hanno voluto far credere in passato...
Nessun commento:
Posta un commento