martedì 7 luglio 2015

Le foto aeree di Tavernanova, le più vecchie...sono qui (I)

...e sono "drammatiche". Scattate dai ricognitori della RAF inglese il 18 e 23 Luglio del 1943, sono servite agli anglo-americani per capire cosa era stato fatto nei bombardamenti precedenti su Napoli e -purtroppo- cosa c'era ancora da fare...

"Il 1943, fu l’anno peggiore perché fece segnalare sulla nostra stremata città, ben 181 bombardamenti dall’inizio della guerra all’ 8 settembre.[...]Quella del 30 maggio fu la sessantesima incursione aerea sulla città, dopo di che, i bombardamenti si diradarono ma non persero di distruttività. Il 13 luglio, in un’ennesima incursione, se ne andò anche il Caffè Vacca della Villa Comunale. Il vecchio ritrovo ottocentesco, a pochi passi dal chiostro della musica, composto da due piani, contornato di tavolini e sedie, aveva visto passare nei suoi locali i più bei nomi dell’arte e della cultura europea. Il 14 luglio s’intensificarono i bombardamenti aerei Alleati sulle vie di comunicazione che dal Nord portavano al Sud della penisola e sui centri più importanti del meridione: il bersaglio preferito fu ancora una volta Napoli che, questa volta, non ce la fece più a reagire e a resistere" (L. Monda, "Napoli durante la II guerra mondiale ovvero: i 100 bombardamenti di Napoli.")

23 Luglio 1943. Cerchiati in rosso alcuni obiettivi militari
Nella foto soprastante, in rosso ritrovo cerchiati alcuni cose. Se non ricordo male, mia madre diceva che in quelle zone doveva esserci la contraerea italo-tedesca.

"Gli attacchi, se possibile, divennero ancora più terribili il 4 agosto, data fatidica della più grande incursione aerea subita dai napoletani, durata un’ora ed un quarto ma destinata ad essere ricordata per sempre. Quattrocento aerei della Mediterranean Bomber Command sganciarono centinaia di bombe incendiarie, scendendo poi a bassa quota per mitragliare la popolazione inerme che fuggiva. Il centro fu oggetto di un accanimento senza pari e la Chiesa di Santa Chiara venne rasa al suolo,anticipando la sorte dell’Abbazia di Montecassino. Ciò che colpisce è l’accanimento verso un luogo sacro, specie a guerra ormai vinta. Due pesanti attacchi aerei sulle province di Napoli, Avellino e Salerno ci furono anche il 20 e il 21 agosto." (Fonte cit.).


23 Luglio 1943 - Cerchiati in rosso alcuni obiettivi militari
"Nel luglio del ’43 gli alleati diedero il via ad una massiccia serie di bombardamenti su i principali nodi ferroviari dell’Italia per interrompere le linee di comunicazione che alimentavano la resistenza italo-tedesca in Sicilia, e minare nel contempo la volontà di resistenza dei civili italiani centro-meridionale, bombardamenti che ebbero il culmine nei terribili bombardamenti su Foggia (15 e 22 luglio, oltre 9.000 morti1 ), Roma (scalo di San Lorenzo, 19 luglio, 3000 morti , e Napoli (15 e 17 luglio). Bologna fu colpita il 24 luglio, il giorno dopo cadde il fascismo . Il 17 luglio del 1943, un bombardamento a tappeto effettuato sullo scalo ferroviario e sull'area industriale di Napoli ridusse l'intera zona in un cumulo di macerie. 

“Saturday, 17 July 1943 Mediterranean Theater Of Operations Eastern Mediterranean (Ninth Air Force). About 80 B-24's bomb the Naples, Italy marshalling yard in face of fierce fighter opposition; 1 B-24 is shot down and several are damaged; they claim 23 fighters destroyed in combat. Western Mediterranean (Northwest African Air Force) During the day, 200+ B-25's, B- 26's, and B-17's bomb Naples, Italy, concentrating on the marshalling yard. ” 

Quel giorno, nel corso di più attacchi successivi, furono sganciate sulla città 590 tonnellate di bombe, con centinaia di morti . Gli abbattimenti rivendicati dagli italiani furono complessivamente otto (sette bombardieri ed un caccia), mentre le nostre perdite si ridussero al ferimento di due piloti, che riuscirono anche a riportare a terra i loro caccia." (Da G.Pede, 17 Luglio 1943, un pilota vinchiaturese a Napoli).

(continua...)

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