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sabato 10 ottobre 2015
Grancia tavernanovese nel XVII secolo: una ricostruzione approssimativa...
...di quello che si poteva osservare da sotto il colonnato della grancia, guardando verso Pomigliano.
Il nucleo tavernanovese inizia a prendere forma agli inizi del 1600. Una volta ripristinata la via antiqua che conduceva da Napoli ad Avellino da parte di Pedro Afan de Ribeira - e la demolizione di tutto ciò che la ostacolava - Tavernanova diventa un centro importante di traffico e luogo di sosta lungo la via Regia.
lunedì 5 ottobre 2015
Tavernanova tra i Monasteri di S.Gregorio e quello di S.Severino...e non solo
Nella storia tavernanovese molto hanno apportato i monaci cassinesi della Congregazione di S.Severino e Sossio di Napoli.
Già da qualche tempo, però, la mia attenzione è rivolta ad una altra Congregazione, quella di S. Gregorio Armeno.
Questo monastero aveva anch'esso alcuni possedimenti a Tavernanova. Nel 1695 ad esso apparteneva tutto il fabbricato che, partendo di fronte Palazzo Gaudiosi, si estendeva lungo l'odierna via Filichito, fino ad arrivare alla Casa del Pasteno.
Sembrerebbe poi molto importante un possedimento di tale Monastero: Taverna e padule dette allo Salice.
Come riportato nel testo di riferimento di don Carlo Cicala:
Al Monastero erano di competenza (al marzo del 1651) gli alvei detto appunto di S.Ligorio al Salice , presso il cosiddetto "Flusso reale", oltre a due Molini : quello di S.Ligorio e quello di S.Sebastiano.
Mi piace ricordare qui un altro post che riguardava la Casa dell'Acqua, da cui possiamo evincere che, oltre ai due Monasteri sopra citati, nell'area tavernanovese orbitavano altre due Congregazioni: quella del Monastero di S.Maria Maddalena e quella legata alla chiesa di S.Maria delle Grazie Maggiore di Napoli.
Provando a scovare qualcosa fra questi possedimenti, chissà...
Già da qualche tempo, però, la mia attenzione è rivolta ad una altra Congregazione, quella di S. Gregorio Armeno.
Questo monastero aveva anch'esso alcuni possedimenti a Tavernanova. Nel 1695 ad esso apparteneva tutto il fabbricato che, partendo di fronte Palazzo Gaudiosi, si estendeva lungo l'odierna via Filichito, fino ad arrivare alla Casa del Pasteno.
Sembrerebbe poi molto importante un possedimento di tale Monastero: Taverna e padule dette allo Salice.
Come riportato nel testo di riferimento di don Carlo Cicala:
Al Monastero erano di competenza (al marzo del 1651) gli alvei detto appunto di S.Ligorio al Salice , presso il cosiddetto "Flusso reale", oltre a due Molini : quello di S.Ligorio e quello di S.Sebastiano.
Mi piace ricordare qui un altro post che riguardava la Casa dell'Acqua, da cui possiamo evincere che, oltre ai due Monasteri sopra citati, nell'area tavernanovese orbitavano altre due Congregazioni: quella del Monastero di S.Maria Maddalena e quella legata alla chiesa di S.Maria delle Grazie Maggiore di Napoli.
Provando a scovare qualcosa fra questi possedimenti, chissà...
giovedì 1 ottobre 2015
Piccoli spot su Casale novo...
...che provengono dall'ASN.
In un documento datato 18 Marzo 1598, "Ascanio come [Como] barone di Casalnuovo con Francesco dela Fontana che se comprato le prime cause [case] di detto casale".
Quindi la famiglia Fontana può considerarsi co-fondatrice di Casalnuovo. E tenete presente che la costruzione che vedete qui in foto, e che continuava fino a lambire l'edificio scolastico, da tutti era riconosciuta appartenere ai Fontana di Casalnuovo...
Nel 1577 poi, Decio Como si pigliò a maleparole con il Governatore di Afragola; era il primo Luglio: "Magnifico Decio Como barone di Casalenuovo, che il governatore della Fragola non si intrometti in esso per la iurisdizione criminale".
Avere la giurisdizione criminale (ovvero la capacità di assegnare pene, balzelli e multe) era molto importante...quindi si andò a fare causa presso la Regia Camera della Sommaria.
Mi sà ca vincette 'o Cuomo...
Grazie per le visite!
In un documento datato 18 Marzo 1598, "Ascanio come [Como] barone di Casalnuovo con Francesco dela Fontana che se comprato le prime cause [case] di detto casale".
Quindi la famiglia Fontana può considerarsi co-fondatrice di Casalnuovo. E tenete presente che la costruzione che vedete qui in foto, e che continuava fino a lambire l'edificio scolastico, da tutti era riconosciuta appartenere ai Fontana di Casalnuovo...
Nel 1577 poi, Decio Como si pigliò a maleparole con il Governatore di Afragola; era il primo Luglio: "Magnifico Decio Como barone di Casalenuovo, che il governatore della Fragola non si intrometti in esso per la iurisdizione criminale".
Avere la giurisdizione criminale (ovvero la capacità di assegnare pene, balzelli e multe) era molto importante...quindi si andò a fare causa presso la Regia Camera della Sommaria.
Mi sà ca vincette 'o Cuomo...
Grazie per le visite!
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