domenica 26 maggio 2013

'E Pagliacce, 'e Galiote , 'e Scarola, 'e Barone...

© Foto proprietà www.nobili-napoletani.it
Stemma C.Capece-Galeota
In attesa di recarmi - come al solito - all'Archivio di Stato per visionare altri tre "pezzi" (e stavolta mi sa proprio gli ultimi...) stavo tirando le somme sulla nostra zona per cominciare a pensare ad una pubblicazione organica che interessi il nostro paese. Quale miglior documento di questo?


In questo testo è possibile trovare alcuni riferimenti che riguardano nomi e/o soprannomi che troviamo dalle nostre parti. In particolare, si parla di un
"1318 - Giovanni Pagliaccio con un testamento del 2 Dicembre dona al monastero di S.Patrizia 15 tarì, alcuni cellari ed un terreno ad Arcora, in cambio di sei messe cantate la settimana; la monaca Fenizia de Torre ne godrà l'usufrutto insieme con la vedova Gemma di Bentivegna"
Dunque abbiamo la menzione dei Pagliaccio!
Poi, a seguire:
"1340 - Nicola d'Eboli conte di Trivento vende una tenuta in Arcora, col patto "de retrovendendo" a Gualtiero Galeota"
1341-1342 "Quondam Gualterius Galiote de Neapolis Miles dominus Casalis Afragole pertinentiarum Neapolis"
Siamo ai Galiota, signore di Afragola.

I Barone:
"1147 - Martino Barone tiene "ad laborandum" dal monastero di S.Severino e Sossio una terra ad Arcora"
La famiglia degli "Scarola" la troviamo in detto libro quando si parla di Campo Romano, identificato nei pressi della massaria "Tavola":
"Il 15 Febbraio 1021 Stefano quo nominatur Scarola, figlio del fu Pietro Scarola e i suoi figli Cesare, Gregorio, Gema e Sellicta, abitanti di Miano, commutano con il monastero di S.Marcellino due pezze di terra in loco q. nominatur Campo Romani".
Come vedete, le terre di Arcora già da circa un millennio erano gestite e/o possedute da famiglie tuttora attive.

...grazie per le visite...

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