Stemma nobiliare dei Como |
Tra le varie scritture degli "Atti ad istanza del Real Monistero di S.Severino e Sossio di questa città con l'Università di Casalenuovo in provincia di Terra di Lavoro" si ritrova che:
"Al Sign. Marchese di Nisita Sign. Presidente Petrone comm. [...].
Angelo Cuomo chiese a Re Ferrante d'Aragona nel 4 Luglio 1484 che, avendo edificato un certo ospizio e delle case in Arcora - tanto per sua commodità quanto de viandanti - et acciocchè avesse potuto ricavarne qualche utile poichè intendeva fare da mano a mano più case...[...].
In tale ospizio vendeva vino greco, misto ad altra qualsivoglia robbe solita a vendersi in altri ospizi convicini al detto territorio di Arcora, franchi ed immuni da qualsivogliano [...]".
Ora, tutti gli studiosi casalnuovesi affermano che l'atto del 1484 è in pratica la costituzione de facto della comunità casalnuovese. Pongo un flebile dubbio: tenendo presente che ospizio significava una sorta di albergo ante-litteram e che sin dall'Alto Medioevo si creò una importante rete di ospitalità viaria, al punto che l'ubicazione degli ospizi consente di ricostruire il tracciato delle antiche strade, nun è ca Angelo Como steva 'e case nella zona che verrà poi chiamata Tavernanova?
Infatti, sebbene i monasteri servono anche da luoghi di sosta, da ospizi, da ricovero temporaneo per malati, anche i laici - a partire dall'XI sec. - danno vita a fondazioni ospitaliere che sfociano in taverne e locande a buon mercato.