mercoledì 3 gennaio 2018

...e quando nel 1864 il Municipio di Pomigliano voleva chiudere la Cappella tavernanovese...

Il 3 Luglio del 1865 così scriveva il Vicario Foraneo Abate Curato di Castello di Cisterna don Salvatore Manzi, in merito al "caso don Mattiello" ed ai successivi sviluppi che vi furono in quanto l'Economo designato per la Cappella di S.Maria ad Nives a Tavernanova era don Nicola Maione di S.Anastasia.
All'epoca il "mensile" a questi sacerdoti lo passavano i comuni di Pomigliano e di Casalnuovo; per una serie di motivi, il comune di Pomigliano non volle più versare la sua quota in quanto il sacerdote non era pomiglianese ed inoltre non era stato tra quello designato in una terna di candidati che a quell'epoca i Comuni potevano proporre (ma non nel caso degli "Economati"...).
"Chest' è 'o mmie, chelle è 'o ttuoje", il buon don Salvatore fa un report al suo superiore in Diocesi scrivendogli che:

"che alcuni Consiglieri volevano recarsi in Tavernanova per espellerlo [il sac. Maione] e chiudere la Chiesa".

La cosa non avvenne sia per la mediazione del sindaco di Pomigliano dell'epoca - Pasquale Primicile Carafa - sia perchè furono trovate delle soluzioni di compromesso tra le parti negli anni a seguire.

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