1885 - L'ACQUEDOTTO DEL SERINO, inaugurato a Napoli il 10 maggio (disegni dei signori Montefusco e Rossi) |
Purtroppo la denominazione non è chiara (neppure sull'originale), mentre una medesima illustrazione riporta in alto un qualcosa molto vicino alla parola "Pomigliano":
Che ne pensate?
Un saluto e grazie per le visite.
Come mai non esiste più?
RispondiEliminaCiao Rosa, con buona probabilità i resti delle arcate dell'acquedotto che si poteva ammirare nella campagna pomiglianese e attraversare la via Nazionale delle Puglie fino ad arrivare in territorio caslnuovese/afragolese, sono stati via via distrutti dai vari terremoti legati alle eruzioni del Vesuvio (in particolar modo quella del 1631 e del 1822). E' però confermato da alcuni scritti che nel 1560 era ancora possibile vedere la maggior parte di questi resti che, per inciso, furono anche usati per la costruzione di residenze e castelli nel XV sec. Grazie per la domanda. Vincenzo
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