martedì 31 dicembre 2024

Curiosità da alcuni documenti dello Stato Civile (II): superstiti poveri nel 1836

Nel post precedente abbiamo raccontato di duecento ducati lasciati in eredità. Ora testimoniamo di povertà, quella che attanagliava tutta la provincia campana, con le note trascritte nel 1836 provenienti dallo Stato Civile della Restaurazione di Casalnuovo.

Biagio Iorio, figlio di Francesco e marito di Grazia Manna, bottaro, di anni sessantasei "avendo lasciato Maddalena Iorio sua figlia e la sua moglie superstiti poveri".

Rimarchiamo che la popolazione di Tavernanova era composta da 200 persone nel 1832 (fonte: S. Cantone, "Cenni storici di Pomigliano", 1984).

Stato Civile della Restaurazione di Casalnuovo (1816-1865)


lunedì 30 dicembre 2024

Curiosità da alcuni documenti dello Stato Civile (I): nonna Rosa lascia in eredità 200 ducati

 Dalla analisi di alcuni documenti dello Stato Civile di Casalnuovo (ed archiviati digitalmente presso l'Archivio di Stato di Napoli) possiamo renderci conto di tante cose riguardo i nostri antenati.

Cominciamo con la signora Rosa, deceduta il giorno di ferragosto del 1810, a Tavernanova.

L'atto di morte viene redatto il giorno dopo, alla presenza dei delatori Dottor Domenico Bacco (chirurgo) domiciliato alla strada del Felariello (Casalnuovo) e Giacobbe Fico, bracciante di Tavernanova.

La signora Rosa, di anni settanta, vedova di Pasquale(?) Fico, aveva avuto 6 figli (all'epoca tutti di maggiore età) a cui lascia ben duecento ducati.

Duecento ducati equivalevano a circa 300 grammi d'oro, volendo avere un'idea di massima.

Documento dello Stato Civile Napoleonico di Casalnuovo (1806-1815)




sabato 7 dicembre 2024

Il decesso del doganiere della "Sbarra di Tavernanova": 6 Luglio 1811

 A pochi giorni dal trasferimento del Bureau dei Dazi di Tavernanova verso Pomigliano (vedi qui), la cosiddetta "barra doganale", un certificato di morte del 6 Luglio 1811 così recita:

"[alcune iniziali] Emmanuele Visone, della Comune di Trocchia al Servizio della forza armata domiciliante a Tavernanova, pertinenza di questo Comune, d'anni quaranta, Biagio Terracciano barbiero di anni quarantuno, di questo Comune di Casalnuovo, strada a Tavernanova, essi hanno dichiarato che ieri, ad ore ventitre morto il signor Nicola Cesari(Cestari?) di Napoli di anni cinquantadue Cassiere ossia ?????? della Regia Dogana dimorante alla Sbarra detta Tavernanova pertinenza di questo Comune di Casalnuovo, ha lasciato due figli maschi, uno dei quali si chiama Gennaro di età maggiore; non ha lasciato effetti"

Da quanto descritto, abbiamo conferma che a Tavernanova vi era una Dogana per il controllo delle merci che venivano da Napoli ed andavano verso Pomigliano. Questo "passo" è stato già documentato in testi del XVII° (se non del XVI°...) secolo.

Non solo. Abbiamo qui anche una guarnigione armata, di stanza a Tavernanova, probabilmente retaggio di un primo stanziamento di guardia risalente alla fine del XVI° secolo. (vedi qui).

Molto interessante.

Buona festa dell'Immacolata a tutti i paesani.

giovedì 5 dicembre 2024

La prima "zia centenaria" di Tavernanova?

 ...chissà se ancor prima del 1811 ve ne sia stata una.

Ad ogni modo, l'atto di morte redatto il 13 Marzo del 1811 parla (più o meno) chiaro:

"Giacobbe Fico, bracciante, di anni trentaquattro, di questo Comune di Casalnuovo strada a Tavernanova; Vincenzo Fico, bracciante, di anni quarantaquattro di detto Comune e della medesima strada.

Essi hanno dichiarato che ieri, ad ore ventiquattro morì Maria Feliciello loro zia, di anni Cento vedova del fu Gio:Battista Fico di questo Comune, domiciliata a Tavernanova; senza figli ma 2 nipoti Giacomo Vincenzo.... con moggia due di territorio, e sei bassi in questo(?) sopraddetto Comune alla strada piazzanova, ereditati dal sopraddetto fu Gio::Battista"



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