martedì 1 maggio 2012

Prima visita all'Archivio di Stato di Napoli...

...e dopo un primo momento di acclimatamento (per consultare qualcosa VERAMENTE è complicato, per fotografare poi ci vuole il nulla osta del Presidente della Repubblica...) ho potuto ricevere in lettura/visione innanzitutto una bella mappa su pergamena relativa alla zona tavernanovese:

G. Di Jorio (De Jorio): Piante e misure […] delle masserie e territorii del Monastero dei Santi Severino e Sossio fatte e campite nel 1696


Su questa bella mappa (1696!) - che in seguito fotograferò - sono riportate a colori tutte le aree coltivate a partire dalla Masseria "Preziosa" e fino alla grancia tavernanovese. Entrambi questi luoghi sono riportati con la loro particolare caratteristica: gli archi che contraddistinguono la grancia ed il colonnato che contraddistingueva la Masseria.
Sappiate che ad oggi la Masseria Preziosa è ancora visibile con le sue colonne: jateve a ffà 'na camminata...
Dello stesso agrimensore, cioè uno che di mestiere ammesurava 'e proprietà agricole ho potuto anche constatare che una fotografia tratta dal libro di G.Ippolito su Madonna dell'Arco (e scaricabile nell'Elenco dei Riferimenti) è proprio relativa alla seguente mappa:

Massarie "i due Sellari alla Pretiosa" presso Pomigliano d'Arco. - 1694. - Joannes d'Iorio Agrim.


Poi ho visionato gli atti di un processo di metà '700:

Casale di Casalnuovo contro il monastero dei Ss. Severino e Sossio in Napoli


In sintesi, gli esattori dell'allora feudo casalnuovese volevano esigere le tasse dai territori del Monastero, che comprendeva anche la zona tavernanovese. I monaci, quando furono chiamati in causa, produssero una serie di atti tesi a stabilire che il loro territorio non era di pertinenza di Casale Nuovo ma di Pomigliano d'Arco.
Comunque un papiello interessante...

Per concludere, avevo intravisto sul web una "Cappella diruta sita nella strada consolare a Pomigliano D'Arco" e, pensando fosse quella di Tavernanova, ho consultato il relativo fascicolo: nulla di concreto poichè la capella sgarrupata era all'interno del territorio di Pomigliano d'arco, di fronte alla cosiddetta "Taverna del Passo".

Buona Festa del Lavoro a tutti...speramme 'bbuone.

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