mercoledì 23 ottobre 2013

1420: la ritirata degli Sforza passando per i luoghi arcoriani

Muzio Attendolo Sforza
L'amico che vedete raffigurato a sinistra voleva mettere mano nel Regno di Napoli e perciò andò a piangere dall'allora Re di Francia Luigi III affinchè fosse adottato dalla Regina Giovanna quale figlioccio e mandare a quel paese Gianni Caracciolo.
Da Acerra, dove inizialmente si accampò, questo Sforza rimandò indietro le pazzielle alla Regina ovvero la bandiera ed il bastone di Capitano, dicendo che lui ora contestava il primato della Regina e riconosceva Luigi III quale proprio Re.

Per non andare per le lunghe, diciamo che nella lotta che ne conseguì, la regina fu aiutata dal Re Alfonso D'Aragona che mandò in aiuto quattro Galee al 18 di Agosto del 1420; lo stesso Re si presentò in Napoli il 20 di Settembre.
Ovviamente pure Giggine o'francese partecipò alla battaglia (era arrivato a Torre del Greco a ferragosto), che vide Attendolo Sforza rinculato sul Ponte della Maddalena e Luigi III verso Aversa.



Le cronache (Raccolta Di Memorie Istoriche Delle Tre Provincie Degli Abruzzi ..., Volume 3),
dicono che l'esercito guidato da Sforza si ritirò presso Nola. Con molta probabilità dal ponte della Maddalena le truppe seguirono il corso del fiume Sebeto, fino alla Bolla ed ai luoghi Arcoriani per proseguire fino a Nola sul tracciato dell'antica via Appia...

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