sabato 15 giugno 2024

Le strade arcoriane: ipotesi di sviluppo (III)

 

La via Neapolis Abellinum e le sue adiacenze (sec.XV - XVII)

Nella ricostruzione sopra presentata, viene raffigurata in maniera macro quelle che erano (e che in parte resteranno) delle strade arcoriane.

Si rende presente Casalnuovo, che comincia a ripopolarsi intorno al 1480 (a breve distanza dalla ormai distrutta Arcora) a cura di Angelo Como (Cuomo), che ancora prima di avere il benestare da parte di Ferrante d'Aragona comincia a costruire alcune case e un ospizio (hospitale) ad uso dei passeggieri (cfr. "Dell'armi, ouero insegne de i nobili. Scritte dal signor Filiberto Campanile...").

In questo senso si potrebbe anche leggere il percorso (ininterrotto) da via Filichito fino ad Arcora (via Arcora) e della estensione di via Casamanna verso quest'ultima (non dimentichiamo che in via Casamanna, alla fine del XIV secolo vi era la Massaria dei Galiota e le proprietà del Monastero delle suore Benedettine del Convento di S. Maria Maddalena di Napoli, che certamente avevano interesse ad evitare le aree paludose della zona della Bolla).

Nel 1559, ci sarà l'inizio del rifacimento della Strada Regia delle puglie su mandato di Pedro Afan de Ribera, duca di Alcalà e vicerè di Catalogna e di Napoli. A questo intervento seguirà, nel  1622, un allargamento della strada da parte del Duca di d'Alba, al secolo Antonio Álvarez de Toledo y Beaumont de Navarra.

Dopo il terribile terremoto ed eruzione del Vesuvio del 1631, il nuovo Vicerè di Spagna Manuel de Acevedo y Zúñiga, conte di Monterey, rifà nuovamente la Strada delle Puglie.

riferimenti:

A. Silvestri - "La baronia del Castello di Serra nell'età moderna (parte prima)",1993
C. Ebanista - "Il santuario martiriale di S. Felice a Cimitile/Nola (secoli IV-VII)" - 2019
"L'armi, overo Insegne dei nobili, scritte dal signor Filiberto Campanile", 1610

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