sabato 7 giugno 2014

I luoghi Arcoriani: qualche notizia...

Esempio di sigillo in calce ad una pergamena
...da una prima analisi di un centinaio di trascrizioni di pergamene, tratte dal testo di M.R. Pilone "L'antico inventario delle pergamene del Monastero dei SS. Severino e Sossio : Archivio di Stato di Napoli, Monasteri soppressi, vol. 1788".

La prima che salta alla mente è legata ad un personaggio della mia ed anche della vostra infanzia: 'Cecca 'a crastapuorche ovvero 'a serengara.
Ve la ricordate?
Bene. In una pergamena del 1087 compare un certo Aligerni Ciaccaporci che risulta essere un confinante della terra che Petrus de Turre, filius Aligerni, dona al Monastero di S.Severino e Sossio. Questa terra si trovava in loco Pumillano foris Arcora dudum Aqueductus.
Ciaccaporci=Crastapuorche!! Evviva Francesca, che Dio l'abbia in gloria.

Inoltre, i monaci attestati alla Masseria Pretiosa che comandava anche la grancia tavernanovese, facevano il vinum grecum, saccapanna et fructoras: il vino greco! La saccapanna era la vinaccia.

Un'altra traccia che viene fuori dalle pergamene è che la grancia tavernanovese venisse. usata come infirmaria dai monaci.
Ancora, sempre seguendo qualche traccia sulla grancia tavernanovese, altre ipotesi da perseguire sono legate ad alcune pergamene delle quali la più vecchia marca 1118.
...e mi mancano ancora qualche decina di trascrizioni che riguardano Terczo (Terzo), un luogo prossimo a Ponticelli, che alcuni studiosi dicono avere a che fare con Tavernanova.

Alla prossima e grazie per le visite.

Nessun commento:

Posta un commento

Canale Youtube - La playlist...

Post +popolari nell'ultimo mese...