giovedì 26 febbraio 2015

Antichi reports dalla eruzione del Vesuvio (16 Dicembre 1631), parte III: Vincenzo Bove

 Concludo questa carrellata sulla eruzione del Vesuvio, che sicuramente fece male al nostro villaggio e ne cambiò sicuramente qualche connotato, con Vincenzo Bove che scrisse il report in due puntate.
Scrive dunque il Bove nel suo primo resoconto:

"[...] perchè scorreano dal Monte fiumi di bitume acceso, e di cenere, che ciò se gli paraua innanzi buttaua a terra brugiandolo, onde d'ambedue le Torre di Pumigliano, di Bosco, di S.Giorgio, di Massa, altro non v'è, che il solo busto;[...]"

E nel secondo ritroviamo:

"Quelle [le acque] correndo in abbondanza più volte hanno allagato tutte le terre al medesimo monte Boreali, quali sono, Nola, Somma, Marigliano, Pumigliano, e quasi destrutti Cicciano casale vicino a Nola in guisa che non solo hanno empito le cantine con perdita di molte botte di vino, ma diroccate molte case, suelti alberi, e con la copia della terra, sassi, tronchi & altre materie seco condotte fatto fossi, empiti campi con danno irreparabile, e morte di molte persone affogate. [...]"

Viene spontaneo chiedersi delle Torri di Pomigliano. A Pomigliano v'era una sola torre menzionabile, ed era quella di Pacciano.
Probabilmente il periodo - per qualche errore di stampa: stamme 'o milleseiciente! - è da intendersi così: "onde d'ambedue le Torre, di Pumigliano, di Bosco," dove le Torre sono "della Nunziata" e "del Greco".




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