...e questo lo deduciamo dal testo di Teodoro Monticelli e Nicola Covelli "Storia de' fenomeni del Vesuvio avvenuti negli anni 1821, 1822 e parte del 1823" (Napoli, 1823).
Leggiamo infatti che "In Napoli l'aria ne era talmente ingombra che la maggior parte del giorno fu tenebrosa. Ma l'oscurità fu tale in 0ttajano, S Anastasia, Pomigliano d'Arco, Casoria, Barra, Resina ed in tutti i villaggi situati al Nord e all'Ovst del monte che si ebbe bisogno di accendere i lumi. La deficienza del giorno, la copiosa sabbia, i boati e le scosse e le detonazioni del monte a tale stato di spavento menarono quelle afflitte e stanche popolazioni, che ammucchiati alla rinfusa uomini e donne, vecchi e fanciulli vedevansi"
Un'altro report a riguardo lo potete trovare anche qui
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