mercoledì 26 settembre 2018

1943 / 2018: 75 anni dalla Liberazione di Casalnuovo e Tavernanova

26 Settembre 1943, vigilia delle 4 Giornate di Napoli:

"A Marigliano, il podestà gira per le case invitando la gente a un comizio. Invece vengono i Tedeschi, scelgono i più validi e li portano via sui camions (è la vendetta che si prendono sui fatti del 17). Rastrellamenti e deportazioni anche a Castelcisterna, a Licignano, a Casarea, a Casalnuovo

I razziati vengono convogliati verso Pomigliano e Acerra, dove si aggiungono quelli catturati sul posto. A Pomigliano 15 uomini furono scoperti nella cantina di Felice Coppola, dove si erano rifugiati. Un paio riuscirono a fuggire durante la notte. La notte, appunto, la si trascorreva nascosti e in gruppi di 20-30 persone.[...].
Cominciò quindi la distruzione sistematica dei guastatori. Alle stazioni ferroviarie di Cancello e di Acerra fu appiccato il fuoco a tutti i vagoni, e fatto saltare i binari con le mine. Mine anche sul
campo d'aviazione di Pomigliano. L'opera di devastazione era già completa la sera del 28 settembre, nonostante la pioggia insistente durata sin dalla mattinata e il violento acquazzone alla fine del pomeriggio. 

Durante la notte, una sessantina di giovani armati attaccano le colonne tedesche in ritirata dalla batteria anti-aerea, della quale si erano impossessati dopo l’8 settembre, nella zona tra Tavernanova e Casalnuovo: sono quelli di Mauro Errichiello"

(fonte: Saggio storico del Prof. C. Gravier Oliviero:"ANTIFASCISMO e RESISTENZA tra ACERRA e POMIGLIANO" - Ricerca didattica della classe V B , 1984-85 del Ginnasio-Liceo “V. Imbriani” di Pomigliano d’Arco)

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