martedì 13 novembre 2012

"Domenica 2 Agosto 1699...

...nella Taverna Nova divise moya 46 a 4 persone cioè parte della massaria chiamata Arcora."
Questo è un primo capitolo di una serie di posts legati alla analisi ( anche di sangue...) di un paio di mappe grandi viste e fotografate in quel dell'Archivio di Stato di Napoli.
Continuiamo a leggere (e leggo io per Voi, senza offesa...):
Fatto per il Regal Monastero di S.Domenico di Napoli etiam ex persona di F. Pietro Paolo di Ligorio CONTRA Alfonso de Ligorio, Beatrice de Leone, coniugi.
A firma di R. Cons. s Caravita Comm.s Delegatur (o almeno credo). Nelle vicinanza della mappa si legge poi:
Misura di una parte del territorio di Arcora di S.Severino
A firma io: J. d Iorio publico agrimens.
Lo schizzo a matita qui proposto pone degli interrogativi sulla sua localizzazione:

Schizzo di una pianta del 1699
Lo stradone in altro che va da sinistra a destra viene indicato come Strada Reale che va a Napoli e passa pe la Taverna Nova.
Il dubbio è sulla strada che viene da nord a sud: sapendo che nel 1699 già c'era la grancia con la chiesa di fronte, si potrebbe dire che quella non è (l'attuale) via Filichito, in quanto avremo quanto meno un simbolo diverso. La mappa originale illustra qualcosa di simile ad un terreno agricolo, senza alcuna costruzione.
In aggiunta, potrebbesi pensare che si tratti della attuale Via Casamanna: ma la strada sembra troppo diritta rispetto a ciò che si evince da altra mappe presentate in questo blog...
L'ipotesi che personalmente ritengo più attendibile è che si tratti dell'attuale Via Plinio.
Altre ipotesi sono bene accette, nun ve mettite appaure. L'unica cosa su cui rifletto è che si parli di "Masseria Arcora": via Plinio è lontanuccia dal centro tavernanovese ma proprio di là passava l'arco di acquedotto che veniva dalla Massaria Chiavettieri...
Tenete presente che 1 moggio a quei tempi era circa 3 Km quadrati...
Però però...e la ritengo ancora più plausibile come ipotesi è che se capovolgete la figura, la strada in questione potrebbe essere l'attuale via A.Ascalesi. Tenente presente che di là c'erano gli archi dell'Acquedotto di Carmignano: da qui il nome "Arcora" alla Massaria.
La chiudo qui...pensateci.
Grazie per le visite!

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