lunedì 16 settembre 2013

L'acqua sorgiva a Taverna nova

In un seminario del 2001, "La risorsa acqua in Campania: strategie di uso tra tradizione e recupero" vi fu uno studio di M. Rasulo sull'acquedotto della Bolla.
In questo studio si legge una cosa molto interessante:

"Durante il viceregno del duca di Alcalà (1559-1571), il reggente Albertino, responsabile dell'acquedotto della Bolla, condusse una ispezione nella zona delle sorgenti dell'acquedotto e questa portò alla scoperta di due nuove piccole sorgive: presso la Preziosa e presso Tavernanova. Tuttavia, soltanto tra il 1612 e il 1617, sotto il viceregno di Pietro Ferdinando di Castro conte di Lemos (1610..1613), l'ingegnere A. Cimminelli realizzò le due nuove condotte idrauliche che servirono in un primo tempo ad alimentare quattro mulini posti lungo l'antico fossato delle mura, da Porta Capuana a Porta del Carmine, ma che poi, già nel 1629 rivelatesi insufficienti, vennero abbandonate in favore del canale delle Fogliette che proveniva dal nuovo acquedotto del Carmignano terminato proprio in quell'anno (1765)."
Tomba_G.Albertino.jpg (11567 byte)
Geronimo Albertino - noto come Alberto da Nola. fonte http://www.conteanolana.it/uomini%20illustri%20libro%20a-e/albertini.htm

Quindi, a Tavernanova vi era anche una piccola sorgente, certificata al più tardi al 1571.
Nessuno ci dice che il toponimo "tavernanova" già era in uso, ma certamente la zona era già abitata.
Questo dubbio lo potremo sciogliere nel momento in cui si potrà accedere alla lettura del documento originario di questo Albertino.
Un utile testo, comprensivo di una mappa della Casa dell'Acqua -semplice ma interessante nel contempo, che spero di postarvi- è quello di T.Monticelli - Memoria sulla origine delle acque del Sebeto (1830).

Un Saluto.

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