Nelle nostre zone la retroguardia e i guastatori tedeschi si scatenano. Girano portando solo la distruzione col fuoco e la morte col piombo, dato che non possono più portar via con sé né roba né uomini.
A Pomigliano uccidono una bambina dinanzi agli occhi della madre. Stanno anche per uccidere un altro bambino di 9 anni, Gildo Panico, rimasto atterrito sul portone di casa sua, a via Carmine Guadagni, alla scena dell'uccisione di un uomo, Carmine De Cicco, colpito da una raffica tedesca: per fortuna un altro tedesco fermò quel diavolo, e quel bimbo fu salvo.
(fonte: Saggio storico del Prof. C. Gravier Oliviero:"ANTIFASCISMO e RESISTENZA tra ACERRA e POMIGLIANO" - Ricerca didattica della classe V B , 1984-85 del Ginnasio-Liceo “V. Imbriani” di Pomigliano d’Arco)
Leggiamo poi dal testo di S. Pocock, ad esempio, "che a Casalnuovo, un camion di guastatori tedeschi che tentava di raggiungere la stazione ferroviaria per distruggerla saltò in aria al passaggio di un ponte minato dai contadini. Alcuni tedeschi rimasero così uccisi e reparti in ritirata furono costretti a cambiare strada; nella zona detta “del Salice” - dove due giovani contadini erano stati uccisi il giorno prima - essi furono attaccati e subirono non poche perdite. Nel tratto di strada nazionale a Taverna Nuova - una grande strada asfaltata fra due filari di vecchi grandi platani - furono presi due guastatori che minavano gli alberi perché ogni fusto abbattuto fosse di ostacolo all’avanzata degli alleati; le mine furono disinnescate. Ancora fu salvato un ponte sulla ferrovia, che i tedeschi avevano minato. La mattina del 10 ottobre i contadini di Casalnuovo assalirono la Caserma dei Carabinieri e si armarono a centinaia; parteciperanno poi alla lotta fra le retroguardie tedesche e le prime autoblindo inglesi sopraggiunte e adderanno queste ultime sulla via per Pomigliano e Acerra."