martedì 28 giugno 2011

Indizi dalle pergamene dei monaci

Il monastero dei SS. Severino & Sossio era il maggior proprietario terriero nella zona di Arcora fin da prima dell'anno 1000.
Abbiamo visto come Arcora e le terre circostanti, individuate come intus  et  foris arcora , rappresentino gli elementi fondamentali per una ricerca di zone di questo territorio di interesse "tavernanovese".
Grazie al libro "Afragola feudale..." (vedi nella sez.ne Riferimenti in basso alla pagina) e a "Monumenta edita ac illustrata" dei Regi Neapolitani Archivi (1857), ho trovato una serie di elementi tra cui le due donazioni qui sotto illustrate:

Donazione del 1112
Questa del 1112 è fatta da Gregorio Cofinelli in favore del Monastero, ed individua quattro aree.
La seconda, del 1108, è fatta da Pietro Scintilla e da Anna, figlia di Giovanni de Sicule:

Donazione del 1108
Volendomi cimentare in una rappresentazione grafica - per modo di dire - che possa aiutare in futuro a seguire determinate "carte" (e non quelle di tresette...), è uscito fuori questa specie di sgorbio:


Sono certo che gli appezzamenti di terreno foris arcora sono corretti; le fonti già citate nei riferimenti consentono di essere certi che:

ille fosse è foris: qui vi è anche la Masseria "Pretiosa", sempre dei monaci su citati.
ad Tabula I e II sono anche esse foris: ad oggi corrispondono alla Masseria Tavola e a quella detta "Tavolone" (i posti erano in più!).

Non sono certo, purtroppo, che la zona centrale di Tavernanova rientrasse nei terreni "Dicibile" o anche "Sanctum Grisantum" (o varianti di questo...); non solo, ma stò Rivum de Silice non è detto che abbia attinenza con il "Salice"...

Comunque sia, anche facendo questa analisi dobbiamo rassegnarci: siamo intus arcora...


Alla prossima...

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