martedì 24 marzo 2015

Solchi d'aratro risalenti all'epoca romana ritrovati in via Filichito

E' quanto riportato nella rivista "Studi Pompeiani" n.22-2011, in merito alle attività di ricerca nell'area vesuviana:

"Il fondamentale contributo di Soricelli sulle centuriazioni mostra come dopo l’eruzione del 79 ci fosse l’intenzione di riorganizzare il territorio per stimolarne la rioccupazione e la ripresa
delle attività agricole; quanto della piana fosse però realmente coltivato in età tardo-antica al momento non è possibile ipotizzare. L’evidenza disponibile, come i solchi d’aratro a San Gennaro Vesuviano, località Toppa, a Casalnuovo in via Filichito, ed a Casoria, in località Lufrano, mostrano che almeno in queste aree il territorio era sfruttato per la produzione di ortaggi e cereali, quindi potrebbe essere legato ad un’economia di sussistenza"

(Da G. F. De Simone, A. Perrotta, C. Scarpati "L’eruzione del 472 d.C. ed il suo impatto su alcuni siti alle falde del Vesuvio").

ACQ - Acquedotto Claudio; SEB - Sebeto
Nello stesso articolo è poi riportata una "Carta archeologica dei siti attestati in ambito perivulcanico, con profilo del Vesuvio come si mostrava dopo l’eruzione del 79 d.C." in cui sono evidenziati il (vecchio) corso del Sebeto ed il tracciato dell'Acquedotto Claudio.
La cosa interessante è che nella cartina sono evidenziati tutti i siti in base alla loro datazione: preromana, pre e post 79 d.C.

Mi sono permesso di apporvi alcune labels esplicative. L'area tavernanovese è grosso modo quella indicata in lieve risalto (giallo).


Fatevi un'idea e...grazie per le visite!

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