Di questa persona, riporto quanto raccolto da Simon Pocock:
"Mauro Errichiello, detto “Mauriello o’ Sciumm’”, classe 1896 e residente in Via Vernicchi, era un proprietario coltivatore e un ex ardito di guerra, uomo noto per la sua forza erculea, rispettato e temuto nel paese (per i suoi modi spicciativi?).
Già dal 5 settembre Errichiello si mise a disposizione di quei giovani che volevano evitare di essere costretti a lavorare per i tedeschi."
La storia di quei giorni ci dice che dopo la dichiarazione dell'armistizio (8 Settembre 1943), le cose tra italiani e tedeschi cominciamo a peggiorare (se già non lo erano prima...).
Fu così che, a fronte del comando di ritirarsi dato alle truppe italiane, anche nella zona napoletana "fu detto ai vari reparti italiani dislocati lungo la strada di tornarsene a casa, episodio di cui fu testimone il caporale Mario Mattiuzzo, di stanza con una compagnia di mitraglieri nel vicinissimo territorio di Casoria, alla Cittadella.
La maggior parte dei soldati italiani seguirono il consiglio del generale, rompendo gli otturatori delle loro armi e scappando via. Nel periodo del dopo-armistizio, quindi, si aggiunsero alla banda di Errichiello una decina di soldati sbandati dalle varie batterie e così quest’ultimo finì per trovarsi a capo di una vera e propria compagnia di combattenti".
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